Ecco come Renault vuole rivoluzionare il car sharing

Cinquecento Renault 5 con tecnologia V2G per bilanciare i picchi di domanda energetica, ottimizzando la rete elettrica cittadina di Utrecht

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a cura di Tommaso Marcoli

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La città di Utrecht, in Olanda, lancia il primo servizio di car sharing con ricarica bidirezionale in Europa, grazie a un accordo tra il Gruppo Renault, We Drive Solar, MyWheels e l'amministrazione comunale. Una flotta di 500 Renault 5 elettriche fornirà fino al 10% del fabbisogno energetico della regione, sfruttando la tecnologia Vehicle-to-Grid (V2G).

Utrecht si conferma all'avanguardia nell'utilizzo di energie rinnovabili, con il 35% dei tetti coperti da pannelli fotovoltaici. La scelta di implementare il car sharing bidirezionale in questa città non è casuale, considerando il suo impegno verso la sostenibilità. La tecnologia V2G permette alle auto elettriche di fungere da accumulatori mobili, in grado non solo di ricaricarsi dalla rete, ma anche di restituire energia quando non utilizzate.

L'accordo prevede l'introduzione di altri tre modelli Renault con capacità bidirezionale: la Renault 4 E-Tech Electric, la Megane E-Tech Electric e la Scenic E-Tech Electric. Questa iniziativa rappresenta un importante passo avanti nell'integrazione delle auto elettriche nelle reti energetiche urbane, offrendo una soluzione innovativa per la gestione dell'energia e la riduzione dell'impatto ambientale dei trasporti.

Il car sharing con ricarica bidirezionale rappresenta una rivoluzione nel campo della mobilità sostenibile. Una curiosità interessante riguarda il nome "Vehicle-to-Grid" (V2G): fu coniato nel 1997 da Willett Kempton e Steven Letendre, due ricercatori americani che per primi teorizzarono questo concetto. Da allora, la tecnologia ha fatto passi da gigante, arrivando oggi a essere implementata in progetti pilota come quello di Utrecht.

Un aspetto affascinante di questa tecnologia è la sua capacità di democratizzare la produzione e distribuzione di energia. In un futuro non troppo lontano, potremmo assistere alla nascita di vere e proprie comunità energetiche basate su flotte di veicoli elettrici condivisi, capaci di bilanciare domanda e offerta di elettricità a livello locale.

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