Ecco come la Cina vuole aggirare i dazi europei

Semplice, aumentando a dismisura le importazioni: a settembre oltre 60.000 veicoli "sbarcati", il secondo picco in meno di un anno nei Paesi UE

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a cura di Tommaso Marcoli

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La Cina vuole aggirare i probabili dazi europei e per farlo ha esportato oltre 60.000 auto elettriche in Europa a settembre, registrando un aumento del 61% rispetto all'anno precedente. Il boom delle esportazioni sembra essere una mossa strategica per accumulare scorte prima dell'entrata in vigore dei potenziali dazi proposti dalla Commissione UE.

Secondo i dati delle autorità doganali cinesi elaborati da Bloomberg, le 60.517 vetture elettriche inviate ai 27 Paesi dell'Unione Europea rappresentano il secondo volume più alto di sempre. Il record assoluto di 67.455 veicoli fu raggiunto nell'ottobre 2022, in concomitanza con l'avvio dell'indagine anti-dumping sulle auto elettriche cinesi.

Il boom delle esportazioni sembra una mossa studiata per limitare i dazi dell'UE

Questo incremento significativo delle esportazioni evidenzia la crescente competitività dell'industria automobilistica cinese nel settore elettrico e la sua capacità di penetrare rapidamente il mercato europeo. La corsa all'export potrebbe essere interpretata come un tentativo di consolidare la presenza sul mercato europeo prima di potenziali restrizioni commerciali.

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