È legale usare una dash cam in Italia?

Le dash cam sono sempre più comuni e accessibili in termini economici, ma si possono davvero usare? Che limiti ci sono?

Avatar di Tommaso Marcoli

a cura di Tommaso Marcoli

Editor

4

Di fronte alla diffusione delle dash cam (qui trovate una guida sulle migliori da acquistare), è diventato fondamentale analizzare la cornice normativa che regola il loro utilizzo sul territorio italiano. Il crescente interesse verso queste soluzioni tecnologiche, spesso viste come strumenti utili per documentare eventi stradali e per facilitare le pratiche assicurative, ha spinto legislatori, operatori del settore e cittadini a riflettere sulle implicazioni legali e sulla tutela della privacy.

Un quadro normativo in evoluzione

Negli ultimi anni, il dibattito riguardo alla legittimità delle dash cam ha assunto contorni sempre più complessi. Le normative italiane si interfacciano con direttive europee sulla protezione dei dati personali, configurando un delicato equilibrio tra la necessità di sicurezza e il rispetto dei diritti individuali. In linea generale, l’installazione e l’uso di telecamere all’interno del veicolo non sono vietati, purché vengano rispettati specifici requisiti volti a garantire la correttezza del trattamento delle immagini acquisite.

Le autorità competenti sottolineano che la finalità principale delle registrazioni deve essere strettamente collegata alla tutela degli interessi legittimi, come la documentazione di eventuali incidenti o comportamenti pericolosi lungo le strade. Tuttavia, è importante precisare che ogni dispositivo deve essere configurato in modo da limitare la captazione di informazioni non pertinenti, soprattutto in ambienti privati o in situazioni in cui l’uso della registrazione possa violare il diritto alla privacy dei cittadini.

Le implicazioni della privacy

Uno degli aspetti maggiormente discussi è quello inerente alla salvaguardia della sfera personale. La raccolta di immagini che coinvolgono persone non consapevoli di essere riprese può sollevare problemi legati alla privacy, tema particolarmente sentito alla luce delle normative europee. Per evitare controversie, è fortemente consigliato che le dash cam siano impostate in maniera da non registrare audio o dati che possano identificare direttamente le persone coinvolte (alcune hanno la possibilità di registrare a 360 gradi), salvo il caso in cui sussista una giustificata necessità tecnica e legale.

L’approccio suggerito dai giuristi è quello di valutare attentamente l’ambito di applicazione del dispositivo: la registrazione dovrebbe limitarsi esclusivamente agli spazi pubblici e alle situazioni inerenti la circolazione stradale. Diversi studi e pareri legali indicano che la funzione principale del dispositivo non deve trasformarsi in una sorta di “spia” che invada la privacy altrui, pena l’incompatibilità con i principi sanciti dal Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR).

Considerazioni giuridiche e interpretazioni dei tribunali

Diverse pronunce giurisprudenziali hanno contribuito a delineare un confine più chiaro tra l’uso legittimo delle telecamere da cruscotto (se non sapete bene cosa sono, qui trovate un approfondimento a riguardo) e una potenziale violazione delle libertà individuali. I tribunali hanno avuto l’occasione di confrontarsi su casi specifici in cui le immagini registrate venivano presentate come prova in processi civili o penali. In tali contesti, la valutazione della rilevanza delle registrazioni si è sempre basata sul principio della necessità e della proporzionalità: solo in presenza di elementi concreti che attestino un illecito o un comportamento estremamente pericoloso, la registrazione può trovare un’applicazione favorevole all’interno del giudizio.

In questo panorama, i giudici sono chiamati a soppesare interessi spesso in contrasto: da una parte, la volontà di tutelare il proprio diritto alla sicurezza stradale, dall’altra, la necessità di evitare che il dispositivo diventi uno strumento invasivo. Tale bilanciamento richiede una valutazione attenta che consideri il contesto specifico in cui le immagini sono state acquisite e le finalità per cui vengono successivamente utilizzate. A tal proposito, molti esperti sottolineano l’importanza di configurare correttamente i dispositivi, limitando la durata della conservazione delle registrazioni e garantendo trasparenza sul loro eventuale utilizzo da parte di terzi.

L’importanza della trasparenza e della corretta informazione

Una chiara comunicazione sul funzionamento della dash cam e sulle modalità di registrazione risulta essenziale per evitare malintesi e controversie legali. I produttori, così come i rivenditori, hanno la responsabilità di informare l’utente finale in merito alle potenzialità e alle limitazioni dei dispositivi, evidenziando le best practice per un utilizzo conforme alle normative vigenti. Anche l’adozione di strumenti tecnologici che permettano di oscurare automaticamente determinate aree in cui la registrazione potrebbe risultare troppo invasiva, rappresenta una soluzione efficace per mitigare i potenziali rischi.

L’esperienza di diversi automobilisti dimostra che una dash cam ben configurata può realmente contribuire ad accelerare le procedure assicurative, fornendo prove oggettive di eventi non facilmente chiaribili in altro modo. Tuttavia, la trasparenza sul trattamento delle immagini e la consapevolezza dei limiti imposti dalla legge rimangono elementi imprescindibili per evitare il rischio di incorrere in sanzioni o in contenziosi giudiziari.

Prospettive future

Il tema relativo all’utilizzo delle dash cam in Italia si prospetta in continua evoluzione, in un contesto normativo dove la sicurezza stradale e la protezione dei dati personali devono trovare un equilibrio sostenibile. Sebbene l’adozione di questi dispositivi sia generalmente ammessa, è fondamentale che ogni automobilista si informi preventivamente sulle modalità di utilizzo consentite dalla legge e sulle configurazioni necessarie per non incorrere in violazioni legali.

La giurisprudenza continuerà a interpretare e ad adattare le regole in base alle nuove esigenze tecnologiche e sociali, e diventa pertanto indispensabile un aggiornamento costante sia da parte degli utenti sia da parte degli operatori del settore. In definitiva, l’utilizzo di una dash cam non rappresenta un atto illegale di per sé, ma una scelta che richiede attenzione, responsabilità e un costante rispetto della normativa vigente. Il futuro potrebbe riservare ulteriori sviluppi, in particolare con l’introduzione di tecnologie sempre più sofisticate, capaci di conciliare in modo ancora più efficace l’esigenza di sicurezza con il diritto alla privacy.

Le telecamere da cruscotto offrono un supporto prezioso nell’ambito della sicurezza stradale, a condizione che il loro impiego avvenga nel rispetto dei principi legali che proteggono i cittadini. La chiave del successo di questo strumento risiede nella capacità di utilizzarlo in maniera consapevole e informata, assicurando che le immagini registrate siano realmente funzionali alla risoluzione di controversie, senza trasformarsi in un veicolo per l’invasione della sfera privata. Conoscere e applicare correttamente la normativa non solo tutela l’utente, ma contribuisce anche ad una convivenza più equilibrata tra innovazione tecnologica e diritti fondamentali.

Alcuni modelli consigliati


La BlackVue DR770X-2CH è una dash cam di alta qualità con un sensore CMOS da 8 megapixel che registra video in 4K Ultra High Definition. Utilizza la tecnologia di compressione HEVC (H.265) per mantenere una qualità video superiore senza compromettere la durata della registrazione. Questa dash cam è dotata di un ricevitore GPS Dual-band integrato, connettività Wi-Fi Dual-Band e una modalità di parcheggio integrata grazie al cavo di alimentazione CH-3P1 incluso. È anche pronta per LTE, consentendo la connessione al BlackVue Cloud tramite hotspot Wi-Fi. L'obiettivo grandangolare da 162 gradi offre una visione completa della strada e dell'ambiente circostante, grazie anche alla presenza di una seconda unità installabile posteriormente. In breve, la BlackVue DR770X-2CH è una dash cam di fascia alta con funzionalità avanzate, inclusa la connettività Cloud, e offre una registrazione video di alta qualità per una varietà di situazioni di guida.




WeBeqer A7, pur non raggiungendo le prestazioni e le caratteristiche dei modelli di punta, si presenta come una dash cam meritevole di attenzione. La sua semplicità d'uso con un sistema di registrazione automatico attivato all'accensione dell'auto e il salvataggio dei video su scheda microSD la rendono accessibile a tutti. La qualità visiva è convincente, grazie a video in Full HD a 50 fps, catturati da un ampio obiettivo grandangolare da 176 gradi. Tuttavia, manca di connettività Wi-Fi e di un'app dedicata, e i file salvati possono essere trasferiti su PC o Mac tramite un cavo dati mini USB incluso nella confezione. In sintesi, WeBeqer A7 è una dash cam pratica e funzionale, ideale per chi cerca un'opzione senza fronzoli per la registrazione video in auto.



Il nome di questo dispositivo suggerisce chiaramente la sua caratteristica principale: la sua estrema compattezza e discrezione. Con soli 31 x 53 x 29 millimetri di dimensione, Garmin Dash Cam Mini 2 si inserisce senza problemi in qualsiasi abitacolo. Nonostante le dimensioni ridotte, incorpora un sensore Full HD con un ampio angolo di ripresa di 140 gradi e algoritmi ottimizzati per le registrazioni notturne. Questa dash cam compatta è ideale per chi cerca una soluzione discreta ma potente per la registrazione video in auto, con capacità avanzate di registrazione notturna e il vantaggio del controllo vocale per gestire i video in modo efficiente, anche attraverso il cloud.

👋 Partecipa alla discussione! Scopri le ultime novità che abbiamo riservato per te!

4 Commenti

⚠️ Stai commentando come Ospite. Vuoi accedere?


Se le dashcam fossero vietate, allora la Tesla non potrebbe essere venduta, in quanto e' di fatto una dashcam mascherata da automobile.
Mostra altro Mostra meno

Questo commento è stato nascosto automaticamente. Vuoi comunque leggerlo?

Se le dashcam fossero vietate, allora la Tesla non potrebbe essere venduta, in quanto e' di fatto una dashcam mascherata da automobile.
ma e' elettrica :-)
Mostra altro Mostra meno

Questo commento è stato nascosto automaticamente. Vuoi comunque leggerlo?

Sto cercando una dashcam che cifri in tempo reale il video, per adesso ho trovato solo SD che lo fanno tramite un meccanismo un po' macchinoso (ci puoi scrivere ma non la puoi leggere se non su un pc).
PS:Per il resto l'articolo dice poco o niente di pratico.
Mostra altro Mostra meno

Questo commento è stato nascosto automaticamente. Vuoi comunque leggerlo?

da silvio bisagni
come al solito in Italia, ciò che può aiutare a stabilire l'assoluta verità nelle varie questioni di attribuzione delle colpe, viene bandito.
la telecamera con registrazione non solo è utile.
e' INDISPENSABILE
dovrebbe essere obbligatoria per tutte le auto e per la tanto sfruttata privacy basterebbe che la visione delle immagini fosse consentita solamente dietro richiesta di un codice da parte della forza pubblica o di un giudice.
ed ogni incidente non avrebbe più nessuna diatriba
cordiali saluti
silvio
Mostra altro Mostra meno

Questo commento è stato nascosto automaticamente. Vuoi comunque leggerlo?

Sto cercando una dashcam che cifri in tempo reale il video, per adesso ho trovato solo SD che lo fanno tramite un meccanismo un po' macchinoso (ci puoi scrivere ma non la puoi leggere se non su un pc). PS:Per il resto l'articolo dice poco o niente di pratico.
l'articolo è solamente una pubblicità per una dash cam con link di affiliazione mascherata come articolo utile
Mostra altro Mostra meno

Questo commento è stato nascosto automaticamente. Vuoi comunque leggerlo?

Questa funzionalità è attualmente in beta, se trovi qualche errore segnalacelo.