Due marchi storici dell'automobilismo italiano potrebbero diventare cinesi

Il governo italiano pianifica di acquisire due marchi storici per poi cederli a investitori interessati a mantenere la produzione nel paese.

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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

Il governo italiano sta esplorando nuove strade per rilanciare la produzione automobilistica nel paese, considerando la possibilità di far rivivere marchi storici italiani in collaborazione con grandi gruppi cinesi.

Secondo quanto riportato dal Sole 24 Ore, l'esecutivo guidato da Giorgia Meloni sta valutando un'operazione simile a quella che ha visto il marchio inglese MG passare al gruppo cinese Saic. I nomi al centro dell'attenzione sarebbero Innocenti e Autobianchi, due storici brand dell'automobilismo italiano ormai inattivi da decenni.

Questa mossa potrebbe rappresentare una soluzione alternativa ai tentativi finora infruttuosi di attrarre produttori cinesi come BYD, Chery e Dongfeng per stabilire nuove produzioni in Italia, affiancando così Stellantis.

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La strategia si baserebbe su una nuova normativa che consentirebbe al governo di diventare titolare dei diritti di marchi storici inutilizzati da almeno cinque anni o in fase di dismissione. Il decreto attuativo di questa legge è in attesa di registrazione presso la Corte dei conti.

Una volta acquisiti, questi marchi potrebbero essere concessi a "imprese, anche straniere, che intendono investire in Italia o trasferire attività produttive situate all'estero", come previsto dalla legge. Nel frattempo, il Ministero dell'Industria ha già fatto un passo concreto, registrando a fine marzo presso l'Ufficio Nazionale Brevetti e Marchi due nuove versioni dei loghi di questi brand, con una grafica differente da quella registrata da Stellantis.

Questa iniziativa potrebbe rappresentare un'interessante strategia per rivitalizzare il settore automobilistico italiano, combinando la storicità di marchi nazionali con gli investimenti e le tecnologie di partner internazionali.

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