Ducati, la MotoE servirà a sviluppare la moto stradale elettrica

Ducati conferma: la MotoE servirà a sviluppare tecnologie per la moto stradale elettrica di Borgo Panigale, ma ci vorrà tempo.

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a cura di Francesco Daghini

Dopo mesi di parole sibilline, finalmente Ducati ha confermato ufficialmente l’intenzione di realizzare una moto elettrica stradale sfruttando le tecnologie sviluppate per la MotoE; le parole magiche sono arrivate da Jason Chinnock, CEO di Ducati North America, in occasione di un’intervista rilasciata a Yahoo Finance.

Il percorso nel mondo delle due ruote elettriche di Ducati è iniziato con l’annuncio dell’accordo trovato con il campionato di MotoE per la fornitura di tutte le moto elettriche che correranno nella suddetta classe, a partire dalla stagione 2023.

La notizia ha sorpreso molti, sia nell’industria sia tra gli appassionati, considerato che fino a pochi mesi fa Ducati negava strenuamente qualunque interesse nei confronti dello sviluppo di una moto elettrica stradale; non a caso il marchio di Borgo Panigale ha deciso di iniziare da una moto - la V21L - dedicata alla pista, dove potrà ricercare soluzioni tecnologiche all’avanguardia senza i vincoli – almeno inizialmente – che sono tipicamente da rispettare sui veicoli che dovranno circolare sulle strade pubbliche.

“Quale modo migliore di testare questa tecnologia se non su una pista, che è esattamente dove sviluppiamo tutte le tecnologie che poi arrivano sui modelli stradali. Il campionato di MotoE ci ha dato questa grande opportunità: in questo modo potremo lavorare per superare le due sfide principali tipiche delle moto elettriche, il peso e l’autonomia. Questa nuova moto porterà molta attenzione verso la categoria della MotoE, e ci darà al contempo una piattaforma su cui lavorare per portare, in futuro, una moto elettrica Ducati sulla strada.”

Il percorso è ancora lungo, ma l’idea è chiara: vincere in pista la domenica, per vendere in showroom il lunedì. Ducati sta sviluppando la nuova V21L elettrica per il campionato di MotoE 2023, e solo dopo che quella moto sarà messa a punto si potrà anche solo iniziare a pensare a un modello stradale, che secondo le parole di Chinnock “sarà degna di mostrare il logo Ducati”.

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