Gli annunci Stellantis sul grande addio ai motori termici, visti il mese scorso, diventano sempre meno definitivi o altisonanti. Rispecchiando i dubbi di cui parlavamo ieri, anche l'amministratore delegato del marchio Dodge, Tim Kuniskis, invita alla prudenza. Nonostante sia stato annunciato il prossimo arrivo della linea "eMuscle" (con la concept che vedete qui sotto) non è imminente né rappresenta un cambio definitivo per la casa delle muscle car. La prima auto elettrica erede di Challenger e Charger debutterà nel 2024, come annunciato, ma le altre a combustione interna non verranno abbandonate da subito.
Lo ha precisato lo stesso Kuniskis parlando alla testata americana MuscleCarsAndTrucks, proprio del "doloroso" passaggio all'elettricità. Dodge sa bene che tipo di risposta (perlopiù negativa) abbiano avuto gli annunci del mese scorso e non vuole abbandonare il proprio pubblico. Soprattutto adesso che i suoi modelli risultano molto apprezzati grazie all'ampia scelta di motorizzazioni, optional e versioni speciali. Vista la tradizione dei motori V8, del rumore assordante e delle modifiche da gara chiedere ai fan di dire addio a tutto questo è sembrato un affronto (per tanti puristi a stelle e strisce).
E infatti Dodge intende affiancare i primi modelli EV alle muscle car tradizionali quando saranno disponibili (cioé entro tre anni). Per i primi mesi/anni dall'introduzione delle muscle car elettriche, le versioni a benzina continueranno a essere disponibili a meno di clamorosi cali di vendite. Questo dovrebbe "addolcire" gli appassionati e convincerli progressivamente del grande salto, per quanto resti complicato. Le muscle car rimangono un classico del paese a stelle e strisce, e difficlmente un'auto più silenziosa potrà sostituirle completamente.
Ma Tim Kuniskis non vuole sentire ragioni su quest'ultimo punto: l'addio ai classici V8 è stato solo spostato più avanti nel tempo. Dopo il 2024, i nuovi modelli a combustione interna saranno sempre meno fino a sparire del tutto, come dettano le regole dettate dall'alto della dirigenza Stellantis. Prima di allora, potrebbe arrivare la versione definitiva di Challenger e/o Charger, con il massimo assoluto per potenza e prestazioni. Il richiamo è a quanto abbiamo visto con la Viper (ormai andata in pensione): il modello ACR pronto per la pista fu l'ultima serie, prima dell'addio definitivo.