De Meo lancia l'allarme rosso: elettriche in calo, rischio multe miliardarie

Il Presidente di Acea è preoccupato per il calo delle auto elettriche. L'AD di Renault critica l'UE: "Scadenze rigide sono rischiose". Serve flessibilità.

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a cura di Tommaso Marcoli

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Il presidente dell'Acea e CEO di Renault, Luca de Meo, lancia un allarme sulle vendite di auto elettriche in Europa, chiedendo alle istituzioni UE maggiore flessibilità nella transizione ecologica. De Meo avverte che il settore automobilistico rischia multe per circa 15 miliardi di euro nel 2025 se non si raggiungeranno gli obiettivi di vendita di veicoli elettrici.

 

La richiesta di de Meo arriva in un momento critico per l'industria automobilistica europea. Dal 2025, i costruttori dovranno rispettare limiti più stringenti sulle emissioni di CO2 per le nuove auto, passando dagli attuali 116 g/km a circa 94 g/km. Questo obiettivo richiede un significativo aumento delle vendite di veicoli elettrici per evitare pesanti sanzioni.

De Meo sottolinea: "Fissare semplicemente scadenze e multe senza avere la possibilità di renderle più flessibili è molto pericoloso". Il CEO evidenzia che se le vendite di auto elettriche non aumenteranno, l'industria europea potrebbe dover pagare multe ingenti o rinunciare alla produzione di oltre 2,5 milioni di veicoli.

Se l'elettrico rimane al livello attuale, l'industria europea dell'auto dovrà probabilmente pagare 15 miliardi di euro di multe.

Le sfide del mercato elettrico

Il rallentamento delle vendite di veicoli elettrici presenta diverse problematiche per il settore. De Meo evidenzia tre ostacoli principali:

  • La lenta implementazione delle infrastrutture di ricarica
  • I prezzi di listino troppo elevati
  • L'incertezza sugli incentivi nazionali

Il CEO cita come esempio il drastico calo delle vendite in Germania dopo la cessazione degli incentivi decisa dal governo tedesco a dicembre. Questa situazione mette a rischio anche progetti correlati, come la costruzione di fabbriche di batterie.

De Meo ribadisce la necessità di "stabilità, visibilità e una certa coerenza" a livello legislativo per il settore automobilistico. Riconosce inoltre le difficoltà affrontate da altri produttori, come Volkswagen in Germania, ricordando anche le sfide superate da Renault negli anni passati.

Il dirigente italiano conclude sottolineando che la situazione attuale è "molto, molto complicata", anche a causa della crescente pressione della concorrenza cinese nel mercato europeo delle auto elettriche.

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