Il 4 luglio 2024 sono previsti nuovi dazi sull'importazione di auto elettriche cinesi in Europa, proposti dalla Commissione Europea. Tuttavia, non tutti gli Stati membri sono d'accordo. La Germania è uno dei principali oppositori, cercando di bloccare o mitigare l'applicazione dei dazi, potenzialmente arrivando fino al 48% sulle auto del gruppo Saic.
Le aziende automobilistiche tedesche, tra cui Volkswagen, Audi, Mercedes e BMW, dipendono in modo significativo dal mercato cinese, il più grande del mondo per i veicoli di lusso. L'eventuale risposta cinese ai dazi europei, con possibili nuove tariffe sulle auto tedesche, potrebbe impattare gravemente le loro operazioni finanziarie. Il Ministro dell'Economia tedesco, Rubert Habeck, si recherà in Cina la prossima settimana per discutere direttamente con i rappresentanti del governo cinese. Già alla fine di aprile, Habeck aveva sottolineato la necessità di cautela nell'applicazione dei dazi, considerandoli un'opzione da valutare solo come ultima risorsa.
L'opposizione della Germania ai nuovi dazi proposti mostra la complessità delle relazioni economiche e diplomatiche nella gestione del commercio internazionale, soprattutto in settori ad alta innovazione come quello delle auto elettriche.