Danni da grandine, come prevenire e riparare

Sempre più frequenti e violenti nubifragi si abbattono sulla nostra penisola causando danni anche irrimediabili alle nostre autovetture: come ci si potrebbe proteggere a livello assicurativo?

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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

La stagione estiva è ormai avviata e con essa anche il rischio di subire una violenta grandinata sulla propria autovettura; lo scorso anno a sud di Milano (e in altre zone) alcuni automobilisti hanno ricevuto un assaggio di quello che possiamo aspettarci dalla natura. Grossi come palle da biliardo, i pezzi di ghiaccio non hanno risparmiato nulla colpendo numerose auto in sosta e segnando irrimediabilmente carrozzerie e parabrezza; qualcuno è riuscito a salvarsi parcheggiandosi tempestivamente all’interno di un parcheggio coperto o sotto una pompa di benzina, ma come riparare i danni provocati?

Se siete preoccupati dei danni alla vostra vettura prevenire è meglio che curare. La copertura RC auto riguarda unicamente i danni causati agli altri, mentre se l’auto viene danneggiata da un evento atmosferico non scatta alcun rimborso. La primissima soluzione da prendere in considerazione è la polizza cristalli che appare opzionale in quasi tutti i contratti.

Non c’è nessun vincolo temporale o contrattuale: l’intestatario dell’assicurazione è libero di attivarla in qualsiasi momento e chiederla anche ad un’altra compagnia. La polizza cristalli copre i danni ai vetri e, alcune compagnie, prevedono un massimale vale a dire un importo massimo rimborsabile.

Per coprire i danni alla carrozzeria, invece, è necessaria la polizza eventi atmosferici che riguarda tutti quegli eventi naturali che potrebbero danneggiare la nostra vettura come appunto la grandine. La grandine è solo uno dei fenomeni, anche le bufere, uragani, alluvioni e frane rientrano nei danni coperti da questa polizza. La cifra del risarcimento deve corrispondere al valore commerciale al momento della calamità, da prendere in considerazione però ci sono sempre franchigie e scoperti. Alcune compagnie assicurative possono richiedere all'assicurato di fornire una prova dell'evento tramite, ad esempio, articoli usciti su giornali o media e una dichiarazione da parte delle autorità locali. Insomma, una vera e propria testimonianza onde evitare possibili truffe. La classica "nuvoletta di Fantozzi" potrebbe pertanto non essere riconosciuta qualora non ci fossero testimonianze concrete.

Prima di siglare il contratto è bene verificare i massimali e lo scoperto; molte società prevedono un importo fisso o percentuale, che varia normalmente tra il 5 e il 10%, non coperto dalla polizza. Inoltre, alcune compagnie, consentono di acquistare la polizza eventi naturali solo se aggiunta ad altre garanzine come ad esempio "Furto e incendio" o "Atti vandalici".

E se son scoperto da polizza cristalli e eventi atmosferici? In questo caso non rimane che riparare la propria vettura a spese nostre nella speranza che non siano da sostituire parti di carrozzeria. Per i danni più superficiali, in genere, è sufficiente utilizzare un tirabolli ovvero uno strumento capace di rimediare alle piccole ammaccature.

Si tratta di uno strumento che, sfruttando l’effetto della memoria della carrozzeria, consente di ripristinare una parte danneggiata. Per padroneggiarlo bisogna essere specializzati in questo genere di attività, insomma essere dei veri e propri artigiani. Qualora però il danno fosse più esteso è necessario un vero e proprio intervento di carrozzeria che preveda anche la verniciatura della parte colpita dalla grandine.

Per i danni ai cristalli, invece, non c’è molto da dire se non che vanno sostituiti. A differenza degli interventi sulla carrozzeria per sostituire un cristallo non è prevista un’attesa troppo lunga; in genere nell’arco di pochi giorni riuscirete a sistemare i vetri della vostra vettura. I costi, naturalmente, variano dal tipo di cristallo da sostituire e dal modello dell’automobile.

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