Dalle fuel cell all’uso dell’idrogeno: Fincantieri si tuffa nel settore green

Anche le navi green fanno parte delle nuove strategie delle grandi società. E' la volta di Fincantieri che ha avviato la svolta sostenibile nella realizzazione delle navi.

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a cura di Valentina Acri

Anche il futuro del trasporto marittimo sembra giocarsi sull’innovazione. Non è la prima volta che ci troviamo a parlare di navi a guida autonoma, yatch o petroliere elettriche. Non casualmente, infatti, sono sempre di più le società che pensano ad interventi e progetti mirati a favorire l’utilizzo di modalità di trasporto sostenibile e ad impatto zero.

Progettare e realizzare nuove tecnologie avanzate a partire dalla stessa alimentazione dei mezzi marittimi è dunque fondamentale per contribuire a ridurre le emissioni di CO2, affiancandosi alla lotta intrapresa dal settore automotive con le auto elettriche. A tal proposito, anche la società italiana Fincantieri punta ad un’accelerazione su questo fronte, grazie ad un decisivo cambio di passo e con il conseguente obiettivo di ottimizzazione della performance energetica delle nuove navi in costruzione, attraverso l’utilizzo di combustibili green.

Grande attenzione, pertanto, al gas naturale liquefatto e all’idrogeno, cosi come a tecnologie per la decarbonizzazione come le celle a combustibile. Tuttavia, lo studio di materiali ad alte prestazioni si pone come risultato dell’impegno che rinvia alla joint venture con la Naval Group, importantissimo gruppo industriale francese ed uno dei principali costruttori navali europei ad operare sul mercato mondiale dei sistemi di difesa.

Tra gli obiettivi di Fincantieri vi è innanzitutto la scelta di determinate materie prime. Ridurre l’impatto ambientate sta pian piano diventando uno dei punti chiave della progettazione e dell’innovazioni delle grandi navi da crociera. Partendo da tale presupposto, nella realizzazione di nuove navi da crociera si è deciso di puntare su tutti quei materiali che risultano inevitabilmente più performanti dal punto di vista della sostenibilità ambientale. Non a caso, nella selezione dei prodotti vernicianti, il colosso della cantieristica italiana Fincantieri ha deciso di scegliere esclusivamente prodotti alternativi che risultano essere all’acqua o a basso tenore di solvente. Per quanto riguarda l’uso dell’acciaio, la strategia adottata dalla società è quella del recupero continuo (completamente riciclabile) senza perdere le sue proprietà originarie.

L’approvvigionamento delle materie prime riveste per la nostra attività un ruolo strategico. Negli ultimi anni si è dato un crescente rilievo alla selezione dei materiali, allo scopo di ridurre il più possibile l’impatto ambientale che questi determinano. Già in fase di elaborazione delle specifiche tecniche contrattuali, necessarie per la gestione del processo di approvvigionamento, si opera per l’individuazione di materiali che, senza alterare i necessari parametri tecnici, qualitativi e di compliance, abbiano anche caratteristiche eco-compatibili.

Al fine di ridurre al minimo le emissioni inquinanti, la società mira tuttavia ad un’adeguata gestione dei rifiuti, individuando come prioritaria l’ottimizzazione delle attività di recupero. Nei siti italiani, ad esempio, la percentuale di rifiuti a recupero è pari a circa il 75% del totale.

Come accennato, grande attenzione viene data alla sostituzione dei combustibili tradizionali con il gas naturale liquefatto. In tale prospettiva, il primo progetto portato a termine da Fincantieri risale al 2014, quando è stata portata a termine la realizzazione del Gauthier, traghetto con propulsione a gas naturale. Non a caso dunque, l’utilizzo di gas naturale liquefatto apporta numerosi vantaggi in ambito di sostenibilità, riducendo le emissioni inquinanti. Congiuntamente, la società italiana pone l’attenzione alle celle a combustibile (fuel cell) che non comportano la produzione di sostanze inquinanti.

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