Dal 2035 in vendita solo auto elettriche e a idrogeno

Forse ci siamo: dall'Europa arriva un disegno di legge che prevede lo stop alla vendita delle automobili che producono CO2 allo scarico; resteranno disponibili solo i modelli elettrici e a idrogeno.

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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

La Commissione Europea ha annunciato ufficialmente la proposta per il divieto alla vendita di tutte le auto con motore endotermico; il disegno di legge non include solamente le varianti classiche in commercio da decenni, ma anche tutte le versioni ibride e ibride plug-in, pertanto tutte le auto che producono CO2 allo scarico. La misura prevede importanti restrizioni anche per i veicoli commerciali leggeri come, ad esempio, i furgoni.

Con il pacchetto “Fit for 55”, l’Europa prevede di ridurre entro il 2030 le emissioni di CO2 del 55% rispetto ai livelli del 1990 e arrivare alla tanta agognata neutralità nel 2050, come vuole il Green Deal europeo. In altre parole, tra circa 14 anni, i concessionari venderanno esclusivamente auto elettriche e alimentate a idrogeno.

La nuova roadmap suggerisce pertanto un addio a tutte le automobili alimentate a benzina, diesel, GPL, metano e anche tutte quelle vie di mezzo che attualmente fanno da cuscinetto tra le proposte a benzina e quelle totalmente elettriche. Il divieto riguarderà solo la vendita del nuovo, la circolazione resterà consentita e soprattutto la vendita di modelli usati. Questo aspetto è probabile che venga gestito diversamente stato per stato e che vengano imposte graduali restrizioni per ridurre sempre più la produzione di CO2.

Per facilitare il passaggio alle zero emissioni, la Commissione Europea imporrà agli stati membri un importante aggiornamento sulle infrastrutture per combustibili alternativi; verranno installati numerosi punti di ricarica con intervalli regolari sulle autostrade e aree dedicate alle vetture ad idrogeno. Inoltre, anche nelle città verrà inserito l’obbligo di installare colonnine all’interno di distributori di benzina già esistenti: una richiesta che è già stata presa a cuore da alcune città come ad esempio Milano.

La proposta non è ancora ufficialmente approvata dal Parlamento e Consiglio UE ma è possibile che riceva una ricca dose di consensi considerando la forte incidenza di Verdi nell’Europarlamento. Il disegno di legge giunge in un momento dove le case produttrici hanno già avviato una massiccia transizione all’elettrico pertanto non dovrebbe essere un particolare problema per la produzione, più per l’adozione da parte dei cittadini.

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