Dacia Spring elettrica, quanto costa mantenerla?

Dacia Spring è tra le automobili elettriche più accessibili e non è un caso se sia tra le più vendute della sua categoria. Ma quanto costa mantenerla?

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a cura di Tommaso Marcoli

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La Dacia Spring si presenta come una delle soluzioni più accessibili nel mondo delle auto elettriche, offrendo una combinazione interessante tra economicità e praticità. Ma quanto costa mantenere una simile auto in Italia? Considerando che l'auto elettrica gode - per ora - di alcuni vantaggi fiscali, la Spring potrebbe essere la scelta ideale per chi cerca una vettura semplice e versatile adatta soprattutto a un utilizzo urbano

Prezzo d’acquisto e incentivi

Il punto di partenza per valutare l’acquisto di un’auto è naturalmente il prezzo. La Dacia Spring elettrica viene offerta a partire da cifre che partono da 17.900 e arrivano fino a 19.900 euro, variabili in base agli allestimenti e agli optional scelti. Gli incentivi statali per la mobilità sostenibile rappresentano un ulteriore vantaggio, consentendo di ridurre il costo finale e rendendo l’investimento ancor più allettante per chi desidera passare all’elettrico. Al momento, però, non risulta che il Governo abbia previsto l'adozione di una qualche forma di incentivo. Vedremo invece se il progetto a livello europeo prenderà piede nei prossimi mesi.

Costi di gestione e assicurazione

Oltre al prezzo d’acquisto, è essenziale considerare le spese quotidiane legate alla gestione del veicolo. I premi assicurativi per la Dacia Spring elettrica risultano generalmente contenuti, in virtù del basso valore commerciale e del profilo di rischio ridotto, con costi annuali che possono oscillare tra i 300 e i 600 euro a seconda della compagnia e della copertura scelta. Le auto elettriche, inoltre, beneficiano spesso di esenzioni o riduzioni nelle tasse automobilistiche, un aspetto che contribuisce a rendere l’investimento più vantaggioso nel medio-lungo termine.

Manutenzione e assistenza

Un altro aspetto rilevante riguarda i costi di manutenzione. La Dacia Spring elettrica, grazie all’assenza di un motore a combustione interna, elimina la necessità di interventi come cambi olio o sostituzioni di filtri e componenti del sistema di scarico, riducendo sensibilmente le spese ordinarie. Il pacco batteria, elemento centrale del veicolo, è solitamente coperto da una garanzia che può estendersi fino a otto anni o a un determinato chilometraggio, offrendo una notevole sicurezza contro eventuali costi futuri di sostituzione. Le revisioni e i controlli periodici, pur richiedendo aggiornamenti software e diagnostica specifica, tendono ad essere meno onerosi rispetto a quelli dei veicoli tradizionali.

Costi energetici

Un elemento fondamentale nella gestione di un’auto elettrica è il consumo di energia e le spese di ricarica. Con un costo medio dell’elettricità che si aggira tra 0,20 e 0,30 euro per kilowattora, percorrere 100 km con la Dacia Spring comporta una spesa di circa 3–4 euro. La possibilità di effettuare la ricarica in modalità domestica offre ulteriori vantaggi economici, sebbene le tariffe delle stazioni di ricarica pubbliche possano risultare leggermente superiori.

La questione del bollo per le auto elettriche in Italia

Un tema di grande interesse riguarda il bollo auto, ovvero la tassa di possesso, e le agevolazioni riservate alle auto elettriche. In Italia, il pagamento del bollo varia in base alle normative regionali e, per i veicoli a zero emissioni, molte Regioni hanno adottato politiche di esenzione o di applicazione di un importo simbolico. Questa scelta normativa riconosce il contributo ambientale offerto dalle auto elettriche e si traduce in un risparmio non trascurabile per chi sceglie modelli come la Dacia Spring. Tuttavia, è importante precisare che tali esenzioni o riduzioni possono differire da una Regione all’altra, e in alcuni casi è prevista una tariffa minima, seppur contenuta. Per ottenere informazioni aggiornate e specifiche, è consigliabile consultare il sito della Regione di residenza o rivolgersi agli uffici competenti, dato che le norme sono soggette a variazioni in base a interventi legislativi e aggiornamenti normativi.

Ammortamento e valore di rivendita

Il deprezzamento nel tempo rappresenta un aspetto da non sottovalutare. Come per molti modelli entry-level, il valore residuo della Dacia Spring elettrica potrebbe diminuire progressivamente. Tuttavia, l’incremento della domanda di veicoli elettrici e le agevolazioni fiscali in atto possono contribuire a mitigare tale effetto, soprattutto in un mercato dell’usato in rapida evoluzione. L’andamento del valore di rivendita dipende anche dall’evoluzione della tecnologia, dall’incremento dell’autonomia e dall’introduzione di nuove funzionalità che potrebbero rendere alcuni modelli meno competitivi rispetto ad altri.

Conclusioni

La Dacia Spring elettrica si configura come una scelta interessante per chi desidera abbracciare la mobilità elettrica senza dover affrontare spese eccessive. Gli incentivi statali, i costi di gestione contenuti e la manutenzione semplificata rappresentano vantaggi significativi. Particolare rilievo merita la questione del bollo, con esenzioni e agevolazioni che, a seconda della Regione, riducono ulteriormente il costo totale di possesso. Pur considerando la possibilità di un deprezzamento progressivo, il modello si adatta particolarmente alle esigenze di chi vive in ambiente urbano e cerca una soluzione di mobilità economica e sostenibile.

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1 Commenti

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Servirebbe una spring a cinque posti, sarebbe un bestbuy.
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Per il bollo: passati i primi anni di esenzione, quasi tutte le regioni fanno pagare il bollo un quarto. Per legge, il bollo è calcolato sui kW del motore A LIBRETTO. Sempre per legge, quella è la potenza che il motore riesce ad erogare per mezz'ora. Nel caso delle BEV (tutte, non solo la Spring), praticamente nessuna auto riesce ad erogare tutta la sua potenza per tutto quel tempo (finirebbe prima la batteria!), quindi la potenza omologata è sempre mooooolto inferiore. Tornando alla Spring: la potenza omologata è 26cv (sia per il modello da 45cv, che per quello da 65cv)... quindi si paga un quarto su una potenza di 26cv, ovvero 19kW... Nel Lazio, dove sotto i 100kW il bollo costa 2.84e al kW, ciò corrisponderebbe a meno di 14 euro l'anno (54 euro se dovessero togliere ogni agevolazione).
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