Io non sono un grande appassionato di motori: mi interesso al mondo dell’automotive e sono incuriosito dalle varie novità tecnologiche che le case produttrici sviluppano, ma sono ben lontano da tutti quegli appassionati e professionisti che conoscono “vita, morte e miracoli” di praticamente ogni automobile sul mercato. Per me l’auto è un semplice mezzo di trasporto, che deve permettermi di andare da un punto A a un punto B; se il viaggio è comodo tanto meglio, ma dato che raramente mi ritrovo a percorrere lunghe tratte, non ho mai dato particolare peso ai comfort presenti.
Questo mio modo di vedere l’auto, unito alla necessità di affrontare altre spese più importanti, mi ha portato a guidare una macchina che quest’anno compie 21 anni, una vecchia Ford Fusion del 2002 che ho “ereditato” dalla famiglia e che guido da quando ho la patente. È un problema? No, perché vale il discorso fatto poco sopra: mi porta da un punto A a un punto B e sebbene non sia il massimo della comodità (anzi), per me che percorro tratte da massimo 30 o 40 minuti, va benissimo.
Il passare del tempo fa però cambiare le necessità e quello che finora non è mai stato un problema potrebbe diventarlo: la cara vecchia Ford Fusion non è decisamente l’auto che vorrei guidare per dei viaggi lunghi, o per dovermi spostare con la famiglia.
Per questo, quando c’è stata la possibilità di provare la nuova Ford Mustang Mach-E ho colto la palla al balzo, sia per soddisfare quella curiosità di cui vi ho parlato che per toccare con mano un’auto moderna e, forse, simile a ciò che vorrei acquistare. Nei prossimi paragrafi vi racconterò la mia esperienza e le mie impressioni, generalmente positive ma non prive di qualche riserva.
La mia esperienza con Mustang Mach-E
Il primo approccio alla guida della Ford Mustang Mach-E è stato… Particolare. Non tanto perché si tratta di un’elettrica, in un paio di occasioni ho guidato una Tesla Model Y e quindi avevo già un’idea di cosa aspettarmi, quanto per altri motivi. Il primo è legato alle dimensioni dell’auto: la Mustang è lunga oltre 4,70 metri, ben 70 cm in più della mia Fusion. La manovrabilità è ottima, ma nelle prime ore ho dovuto “prendere le misure” e alcune manovre, dall’inversione nella via di casa (chiusa e con poco spazio dato che ci sono auto parcheggiate da entrambi i lati) al parcheggio sono state un po’ più complicate del previsto. Per i parcheggi confidavo nell’aiuto del park assist, ma sul modello che ho provato non era presente; per fortuna, la telecamera posteriore, quella a 360 gradi e i sensori sia davanti che dietro danno mi hanno sempre permesso di effettuare le manovre in serenità.
Oltre che più lunga la Mustang è anche più larga della mia Fusion di quasi 20 cm; anche in questo caso non sono pochi, ma la posizione di guida molto rialzata assicura un’ottima visibilità. Basta prestare la giusta attenzione per evitare di “toccare” le auto parcheggiate se si passa in una strada particolarmente stretta.
Una volta presa confidenza con le dimensioni dell’auto, la guida è davvero piacevole: ci sono tutti i comfort del caso, lo sterzo è morbidissimo (un paradiso rispetto a quello della vecchia Ford Fusion) e la tanta potenza a disposizione (350 cavalli, 580Nm di coppia) rende l’auto sempre reattiva e veloce, sia nei sorpassi che nella guida sportiva. Non amo andare veloce, ma ammetto di aver provato qualche accelerazione con il pedale “a tavoletta” ed è stato parecchio divertente.
Passando all'infotainment, il piccolo display davanti alla posizione di guida mostra tutte le informazioni necessarie: autonomia residua, velocità, marcia inserita e così via, oltre al mantenimento della corsia e alla distanza dall’auto che ci precede. Anche i comandi al volante sono semplici e immediati, non ho mai avuto particolari difficoltà a usarli, così come quelli per le luci, posti in un piccolo pannello a sinistra del volante, esattamente come sulla mia Fusion.
I problemi sono iniziati quando ho dovuto interagire con lo schermo principale, completamente touchscreen fatta eccezione per una rotella che regola il volume dell’impianto audio. Passare da un’auto con (pochi) pulsanti a una con un tablet contenente una valanga di opzioni mi ha creato parecchia confusione in testa e ha reso complicato gestire alcuni elementi che solitamente controllo senza distogliere gli occhi dalla strada, come ad esempio l’aria condizionata. I controlli sono posizionati in maniera intelligente, nella parte bassa del pannello e facilmente raggiungibili con la mano destra, ma il fatto che siano touch obbliga a guardare lo schermo: anche se si tratta di una manciata di secondi al massimo, avrei preferito non dover togliere gli occhi dalla strada.
Apro una piccola parentesi sull’aria condizionata: visto il periodo in cui ho provato la Ford Mustang non ho avuto modo di testare sedili e volante riscaldati, che però immagino siano parecchio apprezzabili d’inverno. Al contrario, con il caldo delle ultime settimane ho adorato il fatto che l’aria uscisse fredda praticamente all’istante dalle bocchette e la possibilità di regolare due temperature diverse per guidatore e passeggero.
Tornando al display, ammetto di aver impiegato qualche giorno a capire dove trovare le varie opzioni e in un paio di casi mi sono ritrovato a consultare direttamente il manuale, disponibile all’interno dell’infotainment. In diverse occasioni mi è stato sorprendentemente utile l’assistente vocale integrato, non particolarmente veloce e reattivo, ma che ad esempio mi ha permesso di non distogliere gli occhi dalla strada per impostare la radio su una nuova stazione.
In viaggio ho preferito CarPlay (disponibile anche in modalità Wireless) al navigatore integrato, che non ho praticamente mai usato. Mi è piaciuto come Ford organizza lo schermo quando viene collegato lo smartphone: nella metà in alto si trova CarPlay / Android Auto, in basso rimangono i vari controlli della climatizzazione e nello spazio che rimane al centro si trovano alcune scorciatoie, accessibili con un tocco.
Il comfort passa anche per lo spazio all’interno dell’abitacolo e la Mustang ne ha parecchio. La seduta è comoda e confortevole, anche se con il caldo la pelle del sedile mi ha fatto inevitabilmente sudare la schiena; a questo proposito, sarebbe stato comodo avere i sedili raffrescati, oltre che riscaldati.
Il bagagliaio è un altro elemento che mi ha lasciato sensazioni contrastanti: è spazioso, ma non così tanto se penso a quanto è grande l’auto. La natura di questa Mustang Mach-E è diversa da quella del classico SUV, tuttavia i 402 litri dichiarati non sono poi molti se si vuole viaggiare a pieno carico, come ad esempio quando si parte per le vacanze con la famiglia. Il vano di carico anteriore, chiamato “frunk”, è comodo perché offre spazio aggiuntivo, ma sono riuscito a metterci “solo” un borsone oltre ai cavi di ricarica.
Mustang Mach-E è un’auto elettrica e io, ovviamente, non ho un wallbox. Per mia fortuna però ci sono due colonnine Enel-X molto vicino a casa, mi sono affidato a loro per la ricarica: l’esperienza è stata positiva e priva di problemi, ma non sufficiente per dare un giudizio su questo aspetto, semplicemente perché non ho provato l’auto abbastanza a lungo per doverla caricare più di una volta, per giunta nemmeno completamente.
Tirando le somme
Passare a un'auto moderna quando si arriva da una che non ha praticamente niente di digitale crea molta confusione, ma ci si abitua velocemente: potreste avere qualche difficoltà la prima volta che dovete usare un comando o un'impostazione, ma poi vi ricorderete sempre dove si trova. Alcune novità non mi vanno a genio, come i comandi touch per il clima, ma il modo in cui sono evolute le auto in 20 anni è impressionante.
Non mi è mai piaciuto granché guidare, ma le comodità e le tecnologie delle auto moderne mi stanno pian piano facendo cambiare idea. Cambiare auto dopo 20 anni è come fare un balzo nel futuro, passare da un'epoca a un'altra: viaggiare con questa Mustang Mach-E mi ha pensare di salutare la mia fedele Ford Fusion, che sente inevitabilmente il peso degli anni, un po' prima del previsto.