Cruise Control: cos'è, come funziona e tipologie

Coprire viaggi lunghi è ormai sempre più facile e comodo, grazie alla presenza di numerosi assistenti alla guida come il celebre Cruise Control.

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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

Nato ufficialmente verso la fine degli anni ‘50 per mano di Chrysler Imperial, in America, il Cruise Control rappresenta una tecnologia che negli anni ha più rivoluzionato il nostro modo di guidare e di affrontare le lunghe percorrenze. L’invenzione la si deve all’ingegnere automobilistico aeronautico Ralph Teetor, che è stato il primo ad ideare un sistema capace di mantenere fissa la velocità dopo averla impostata.

Ma di cosa di tratta nello specifico? Come anticipato, è un sistema che permette di regolare la velocità massima desiderata e di gestirla in totale autonomia, senza che il guidatore debba intervenire premendo sull’acceleratore. L’auto quindi procede alla velocità designata fino ad un controllo, in genere un colpo di freno, da parte del guidatore che ne interrompe il funzionamento. La centralina è, naturalmente, l’entità che si occupa di gestire tutte le informazioni e si assicura che l’acceleratore sia fissato sulla velocità prestabilita.

I vantaggi di questo sistema sono numerosi; dal rispetto dei limiti di velocità, ad una comodità maggiore in occasione dei lunghi viaggi autostradali, fino ad un inferiore senso di stanchezza.

Come funziona

L’inserimento del Cruise Control avviene elettronicamente usufruendo dei comandi disponibili nella zona dedicata al guidatore, generalmente premendo sul + o - e sul tasto SET che convalida l’operazione richiesta. Più in dettaglio, il Cruise agisce direttamente sul corpo farfallato ovvero quel componente del motore che regola la quantità di aria che può accedere alle camere di combustione.

Quando il conducente preme sul pedale del gas, la farfalla si apre (e si chiude) e consente alla miscela di arrivare fino ai cilindri, andando a pesare sui giri del motore e quindi sulla velocità (e potenza). Nelle auto più moderne con motori a iniezione elettronica, il funzionamento del Cruise Control agisce elettricamente, mentre nei motori alimentati a diesel, la gestione avviene sul meccanismo di iniezione dei propulsori.

Esistono due tipi di Cruise Control:

  • tradizionale: consente di mantenere la velocità costante su un tratto di autostrada e di modificarla agendo sulla pulsantiera posizionata sulle razze del volante o sul piantone dello sterzo;
  • adattivo: disponibile quasi sempre di serie sulle auto più moderne, opera anche sulla distanza del veicolo che ci procede, adattattando di conseguenza la velocità per evitare potenziali incidenti.

Cruise Control Adattivo: come funziona e le differenze dal tradizionale

Come anticipato nel paragrafo precedente, la diretta evoluzione del Cruise Control Tradizionale è quello Adattivo, divenuto più comune solo nell’ultimo periodo complice un generale livellamento dei prezzi da parte delle case produttrici. Non è raro oggigiorno, infatti, trovarlo di serie su molte vetture, anche entry-level.

Il sistema adattivo aiuta a mantenere costante una certa velocità, lavorando anche sulla distanza di sicurezza: l’accelerazione e la velocità vengono quindi gestite in base alla distanza dal veicolo che ci procede, grazie alla presenza di un radar, generalmente posizionato sul paraurti anteriore, che rileva proprio la distanza tra le due vetture o eventuali ostacoli.

Questa evoluzione, e integrazione, consente di mantenere il Cruise Control Adattivo (ACC) anche in contesti urbani dove le distanze di sicurezza mutano continuamente. Nato ufficialmente nel 1995 in casa Mercedes, e successivamente ripresentato nel 1999, utilizzava il nome di Distronic, ovvero un sistema avanzato capace di essere inserito anche a velocità inferiori ai 40 km/h e quindi perfetto per un contesto urbano.

Mentre il funzionamento del sistema tradizionale non richiede particolari operazioni, quello avanzato consente al guidatore di decidere la distanza di sicurezza da mantenere dal veicolo che ci precede; in caso di pericolo il sistema (ADAS) allerta il conducente in tempo tramite dei segnali sonori, al fine di fargli riprendere il controllo dell’auto e gestire in autonomia la situazione. Negli anni, il Cruise Control Adattivo ha subito un’importante evoluzione anche in termini di automatismi complice l’evoluzione di sistemi di assistenza alla guida che, come spiegato in questo approfondimento, permettono di anticipare alcune situazioni al volante e riprendere il controllo della vettura in quasi totale autonomia.

Intelligent Speed Assistance (ISA)

In aggiunta al sistema adattivo, il più avanzato, negli ultimi mesi si è fatta conoscere una rivoluzionaria tecnologia che secondo il regolamento UE 2019/2144 sarà obbligatoria sulle auto di nuova omologazione a partire dal 7 luglio 2024.

Con Intelligent Speed Assistance (ISA), qui l’approfondimento dedicato, la Comunità Europea punta ad incrementare la sicurezza stradale introducendo un nuovo ADAS dedicato alla velocità.Di cosa si tratta? Semplice, una naturale e sofisticata evoluzione del Cruise Control Adattivo capace, in questa nuova declinazione, di interpretare i segnali stradali e rispettare attivamente i limiti di velocità. Oltre a ridurre potenziali incidenti legati alla velocità, uno dei vantaggi evidenti di ISA è quello di evitare di ricevere brutte contravvenzioni. La data limite è l’estate del 2024 e non saranno presenti campagne di retroattività, pertanto tutte le vetture “più datate” non avranno l’obbligo di utilizzarlo. Come riportato nel regolamento ufficiale europeo, a pagina 9 e punto 3.2, si precisa che:

Il conducente deve poter disattivare manualmente il sistema ISA, completamente (funzione di informazione sul limite di velocità e funzione di avviso relativa al limite di velocità o funzione di informazione sul limite di velocità e funzione di regolazione della velocità) oppure parzialmente (funzione di avviso relativa al limite di velocità o funzione di regolazione della velocità). Il costruttore può prevedere per il conducente la possibilità di disattivare manualmente e parzialmente la funzione di avviso relativa al limite di velocità per effettuare una delle seguenti operazioni:

attuare una funzione di avviso visivo attivo, ma senza avviso acustico o tattile; o

porre fine a un singolo evento dell’avviso acustico o tattile della funzione di avviso relativa al limite di velocità (ad esempio premendo il tasto «mute»).

Cruise Control e consumi

Si consuma meno utilizzando meticolosamente il pedale del gas o utilizzando il Cruise Control? Questa è la più classica domanda che riceviamo in seguito ad alcune delle nostre prove sulle lunghe distanze e la risposta è sempre la medesima: il Cruise Control non determina un notevole risparmio nei consumi, anzi nella maggior parte dei casi è possibile misurare un incremento nella spesa della benzina.

Come accennato alcuni paragrafi sopra, il Cruise Control Tradizionale per mantenere una determinata velocità agisce sui giri del motore e quindi sul consumo di carburante. Se invece la velocità la si limita sulle distanze (Cruise Control Adattivo) l’auto potrà “veleggiare” e limitare il consumo di benzina. Gli scenari peggiori, tendenzialmente, si rilevano sui tratti non pianeggianti dove è richiesta una continua assistenza da parte della centralina.

Cruise Control Aftermarket

Il Cruise Control, anche nella sua declinazione più semplice, è ormai presente su qualsiasi modello di auto ma qualora non sia installato è possibile acquistare un kit aftermarket per qualche centinaia di euro. L’installazione richiede naturalmente la presenza di un tecnico specializzato, in quanto il posizionamento dei comandi non è mai così universale soprattutto se l’auto ne è sprovvista.

Quando usare il Cruise Control?

Non abbiamo una risposta universale a questo tipo di domanda, diciamo però che tutto dipende dallo stile di guida, dalle necessità, dalle condizioni e dalle possibilità della nostra vettura.

Se è presente solo il sistema tradizionale, il consiglio che vi diamo è di utilizzarlo esclusivamente in ambito autostradale (o extra urbano) monitorando attentamente il traffico. Non potendo verificare le distanze di sicurezza, è altamente sconsigliato utilizzarlo in città dove gli spazi di arresto sono spesso misurabili al millimetro.

Se, invece, è disponibile il sistema avanzato (magari con funzione start and stop) allora è possibile utilizzarlo anche in un contesto urbano, grazie anche alla presenza degli ADAS che permettono di avere qualche sicurezza in più.

In entrambi i casi, tuttavia, è sempre raccomandato mantenere un’elevata concentrazione per anticipare eventuali problemi o manovre improvvise generate dalle condizioni del traffico. Durante le nostre prove saggiamo sempre la “rigidità” dei sistemi di assistenza alla guida e le loro relative funzioni; non è raro trovare Cruise Control Adattivi eccessivamente permissivi o, di contro, fin troppo rigidi e che agiscono brutalmente sul pedale del freno rendendo l’esperienza meno piacevole di quello che si potrebbe pensare.

Cruise Control e cambio manuale

Abbiamo anticipato che il Cruise Control permette, tra le altre cose, di incrementare il piacere alla guida evitando di mantenere il piede costantemente sul pedale del gas. Anche se si tratta di un binomio inusuale, ci sono alcune vetture dotate di cambio manuale dotate con il Cruise Control.

Il funzionamento è identico a quello con il cambio automatico, l’unica differenza si presenta in occasione di rallentamenti bruschi che potrebbero portare ad un possibile “ingolfamento” del motore qualora il guidatore non sia in grado di cambiare prontamente la marcia.

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