I monopattini elettrici, come tutti i veicoli di micromobilità elettrica, hanno dimostrato che è possibile muoversi in città anche senza utilizzare necessariamente la macchina. Questo metodo di trasporto, ecologico ed economico, ha tuttavia generato una serie di imprevisti che sono aumentati con l'espansione dei servizi. Il problema principale è quello legato alla sosta selvaggia, poco diffusa nei monopattini privati, ma spesso utilizzata con i servizi a noleggio. Per affrontare questa problematica, Voi Technology ha proposto una soluzione interessante.
Da tempo Voi Technology e il comune di Milano lavorano insieme per trovare soluzioni efficaci per ridurre il fenomeno della sosta selvaggia dei monopattini, che può causare fastidi a veicoli e pedoni. Ora, anche l'Associazione delle autorimesse (APA), che comprende gli associati della Confcommercio Milano, si è unita nell'intesa e metterà a disposizione aree delle proprie autorimesse per il parcheggio dei monopattini. In questo modo, coloro che useranno il servizio, potranno anche continuare -eventualmente- il tragitto con maggior comodità.
Ricordiamo che dei 750 monopattini elettrici offerti da Voi Technology, solo una piccola parte viene parcheggiata in maniera errata; per ovviare a questo problema, la società ha introdotto il servizio "Segnala un Voi" ovvero uno strumento che permette in pochi click di segnalare la presenza di un monopattino in divieto di sosta. L'azienda di sharing si occuperà quindi di spostare o rimuovere il monopattino entro un'ora dalla segnalazione.
“L’impegno di imprese, associazioni e amministrazioni in questi anni ha permesso di rendere più innovativo il trasporto cittadino dando la possibilità di muoversi e spostarsi con facilità in maniera smart, comoda ed efficiente - afferma Simonpaolo Buongiardino, presidente di Assomobilità e Federmotorizzazione - Come sempre, però, è necessario un impegno comune affinché i nuovi sistemi di mobilità multimodale entrino nella complessità del tessuto urbano con regole certe e condivise. Il protocollo di intesa firmato oggi va proprio in questa direzione, puntando sull’educazione all’utilizzo corretto del mezzo, grazie al sistema di e-learning integrato nell’app di Voi, e fornendo ai nostri associati uno strumento concreto per il mantenimento dell’ordine dello spazio delle nostre città, nel bene e nell’interesse di tutti”.“La firma di questo protocollo punta nuovamente i riflettori sull’importanza delle nostre autorimesse come hub della mobilità cittadina - commenta Stefano Martarelli, presidente di APA - Già con l’introduzione di Area C abbiamo dimostrato che le nostre strutture possono avere un ruolo centrale nella creazione di piattaforme logistiche fondamentali per la fruizione di Milano. Ora, grazie alla partnership con Voi Technology, le nostre autorimesse diventano un nodo per la mobilità multimodale. Il futuro delle autorimesse è nell’ampliamento dei servizi”.
Folco Gervasutti, Head of Corporate Comms per Italia e Spagna di Voi Technology: “Per la prima volta una grande associazione come Confcommercio Milano, con le associazioni APA e Assomobilità, sostiene l’iniziativa di un’azienda privata di mobilità elettrica in sharing. La parte produttiva della città, dai proprietari di autorimesse, ai commercianti, passando per i professionisti, sarà un’alleata fondamentale per manifestare il reale potenziale positivo della micro mobilità elettrica in sharing, togliendo, finalmente, l’attenzione sugli aspetti ‘negativi’, che solo alcuni utenti poco inclini alle regole continuano ad alimentare. Inoltre, nella creazione di una Milano fatta per essere vissuta, grazie alla generosità ed al coinvolgimento dei gestori di autorimesse milanesi, l’intermodalità sarà aumentata: ad oggi, già circa il 40% dei nostri utenti vive nelle aree periferiche di Milano o nell’Hinterland, integrando il tragitto in auto per arrivare in città con quello dei monopattini per l’ultimo miglio. Allo stesso tempo, già oggi il 20% dei nostri utenti, integra i propri spostamenti in auto privata con i nostri monopattini, più facili da parcheggiare in aree congestionate come il centro storico e il semi centro cittadino”.