Il famoso produttore e fornitore tedesco di componenti per auto Continental ha ripreso ad operare in Russia, più precisamente nello stabilimento locale di Kaluga, al fine di tutelare i lavoratori russi. Secondo Reuters, Continental avrebbe avviato la produzione per soddisfare la domanda locale in Russia. Le operazioni erano state sospese all'inizio di quest'anno a causa delle sanzioni globali imposte alla Russia per aver invaso l'Ucraina; le operazioni dell'impianto sono state sospese lo scorso 8 marzo, a seguito delle prime avvisaglie russe iniziate il 24 febbraio.
"Al fine di tutelare i nostri dipendenti in Russia dall'azione penale, stiamo temporaneamente riprendendo la produzione di pneumatici per il mercato locale presso il nostro stabilimento di pneumatici a Kaluga, se necessario", ha affermato Continental. "I nostri dipendenti e dirigenti in Russia si troveranno ad affrontare gravi conseguenze penali se dovessimo astenerci dal servire la domanda locale", ha affermato Continental.
In una nota, è stato anche precisato che la destinazione degli pneumatici è per uso civile, forse per impedire alle persone di pensare che i prodotti possano finire a bordo di veicoli militari. Continental non ha dichiarato quali accuse potrebbe dover affrontare il personale, ma possiamo solo immaginare cosa potrebbe accadere se si rifiutasse un ordine impartito da qualcuno ai vertici del governo russo. Secondo Reuters, i pubblici ministeri russi avrebbero avvertito le aziende occidentali che il personale potrebbe essere perseguito se interrompessero la produzione di beni essenziali. Continental non è l'unico produttore di pneumatici colpito dalle sanzioni; anche Nokian Tyres, un produttore finlandese, ha rivelato che le sanzioni dell'UE stanno rendendo la produzione di pneumatici più complicata. Storia analoga per Pirelli, il famoso produttore italiano di pneumatici, il quale vanta due stabilimenti di produzione in Russia; fortunatamente, questi impianti sono responsabili solo del 10 per cento dell’azienda.