Non esiste connessione più forte: Ferrari è il motorsport; il motorsport senza Ferrari non sarebbe la stessa cosa. Chiunque immagini una gara di automobili, visualizza una Ferrari rossa che corre lungo un circuito. Così è da sempre ed è difficile immaginare un futuro quando così non sarà. L'identità sportiva del marchio è troppo forte, troppo viva nella passione, troppo radicata nelle aspettative dei piloti stessi. Ferrari ne è consapevole, di questo suo patrimonio se ne prende cura e il Ferrari Challenge è uno degli esempi più efficaci e longevi di come continuare ad alimentare la voglia di Ferrari e delle corse in tutto il mondo. Maranello ha inaugurato l'inizio del campionato 2025 corse clienti a Monza: storico tempio della velocità. Il veicolo, derivato dalla Ferrari 296 GTB stradale, è stato concepito senza il sistema ibrido per ottimizzare i costi di gestione e semplificare gli interventi tecnici. La nuova vettura da competizione, che trae ispirazione aerodinamica dalle auto da corsa di categoria GT3, sostituisce la Ferrari 488 Challenge Evo nelle competizioni Challenge in giro per il mondo. Perché il campionato monomarca è, a tutti gli effetti, un mondiale.
Evoluzione storica del Ferrari Challenge
L'eredità del Ferrari Challenge affonda le proprie radici nel 1993, quando la prima edizione venne inaugurata utilizzando vetture derivate dalla Ferrari 348. Nel corso dei decenni, questo formato competitivo riservato al marchio di Maranello ha registrato un'espansione significativa, arrivando a comprendere quattro distinte serie internazionali e regionali: Europa, Nord America, Regno Unito, Giappone e la recentissima Australasia. Andrea Mladosic, responsabile del Ferrari Challenge e del programma Corso Pilota, evidenzia una crescita "decisamente esponenziale" del campionato, con la serie europea giunta alla sua trentatreesima edizione. La stagione corrente conta 71 partecipanti nel solo campionato europeo, con previsioni di incremento fino a 78 iscritti entro il termine della competizione. Dati analoghi caratterizzano anche le altre serie, per un totale complessivo di oltre 210 piloti clienti attivi nei cinque campionati. Si tratta di una quantità di iscritti formidabile e in continua crescita.
Caratteristiche tecniche dell'auto
La progettazione della Ferrari 296 Challenge riflette un'attenta considerazione verso i destinatari del campionato: non esclusivamente "gentleman driver", ma anche giovani talenti provenienti dal mondo del karting in cerca di visibilità nel motorsport. Gli ingegneri della casa di Maranello hanno sviluppato un'automobile che, nell'aspetto estetico, presenta significative similitudini con la Ferrari 296 GT3. Le soluzioni aerodinamiche adottate consentono alla vettura di generare 870 chilogrammi di deportanza a 250 km/h, rappresentando un miglioramento del 18% rispetto al modello precedente.
La motorizzazione si avvale del propulsore 3.0 V6 biturbo della versione stradale, opportunamente modificato con l'eliminazione del sistema ibrido e potenziato fino a raggiungere 700 CV con 740 Nm di coppia. Questa configurazione permette di ottenere un rapporto potenza/cilindrata estremamente elevato, pari a 234 CV per litro. Il sistema di trasmissione utilizza un cambio robotizzato a doppia frizione con sette rapporti, mentre l'impianto frenante carboceramico è stato progettato per garantire prestazioni costanti durante l'intera stagione agonistica senza necessità di sostituzione.
Nell'ottica di mantenere costi di gestione sostenibili, Ferrari ha adottato l'utilizzo di materiali compositi in fibra limitatamente all'alettone posteriore, mentre elementi come splitter e diffusore sono realizzati in materiali plastici più economici. L'abitacolo presenta una configurazione specifica con plancia comandi dedicata, schermo per la visione posteriore e volante sportivo derivato dalla Ferrari 488 Challenge Evo. È stata inoltre prevista l'installazione di un sedile passeggero amovibile per accogliere istruttori o ospiti. Per rispettare le normative acustiche di determinati circuiti, la 296 Challenge può essere equipaggiata con silenziatori specifici, mentre sistemi elettronici avanzati come ABS e controllo di trazione facilitano l'approccio alle prestazioni limite della vettura.
Una piattaforma per clienti e futuri campioni
Il Ferrari Challenge si conferma una competizione concepita primariamente per i clienti del marchio, con le concessionarie ufficiali che assumono il ruolo di vere strutture sportive. L'attenzione verso i piloti-clienti rappresenta un elemento fondamentale, come sottolinea Mladosic: "Il rapporto col cliente è basilare: è importantissimo creare quell'ambiente all'interno del quale il cliente si sente soddisfatto". La competizione è articolata in quattro categorie (Pirelli, Pirelli Am, Shell e Shell Am) per differenziare i partecipanti in base alla loro esperienza, con un'età media dei concorrenti intorno ai 45 anni. L'Italia è il Paese più rappresentato all'interno del campionato europeo.
Oltre a offrire un'esperienza agonistica esclusiva per piloti non professionisti, il Ferrari Challenge ha dimostrato di essere un efficace trampolino di lancio per giovani promesse dell'automobilismo. L'esempio più significativo è rappresentato da Nicklas Nielsen, vincitore del campionato nel 2018 e successivamente della 24 Ore di Le Mans nel 2023. Antonello Coletta, Global Head of Ferrari Endurance and Corse Clienti, evidenzia con soddisfazione come il campionato sia diventato "molto formativo per i giovani piloti", citando anche il percorso professionale di Alex Palou, successivamente affermatosi nel campionato IndyCar. Ferrari ha inoltre svolto un ruolo pionieristico nell'inclusione, essendo stata la prima a schierare un equipaggio interamente femminile e ad annoverare una campionessa tra i propri vincitori.
Con l'introduzione della Ferrari 296 Challenge, il campionato monomarca del Cavallino Rampante si proietta verso un futuro caratterizzato da maggiore competitività ed emozioni, confermando una formula di successo che coniuga la passione per l'automobilismo sportivo con l'eccellenza ingegneristica delle vetture Ferrari. L'entusiasmo dei partecipanti per il nuovo modello è già evidente, come confermato dalle parole di Mladosic: "È una macchina davvero straordinaria ed è stata accolta con grande entusiasmo dai clienti". Merito di un ottimo equilibrio tra prestazioni e facilità di utilizzo: come ribadito, non tutti i piloti sono professionisti e mantenere contenuti sportivi ma con prestazioni sfruttabili è stata una della sfide più impegnative.





