Come fare rifornimento di metano e GPL

Le sempre più stringenti restrizioni per le auto endotermiche possono rappresentare un problema per coloro che non possono permettersi un'auto elettrica: una soluzione per queste persone è rappresentata dalle auto a GPL e a metano.

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a cura di Stefano Iovaldi

Il tema della transizione ecologica è sempre più frequentemente al centro delle discussioni politiche, e per quando riguarda il mondo automobilistico, si parla della necessità di sostituire il parco circolante con vetture a zero emissioni: tuttavia, al momento, a causa dei costi di acquisto elevati, le auto elettriche non sono ancora alla portata di tutti.

Un'alternativa alle auto ibride ed elettriche per ridurre l'inquinamento con costi contenuti, è rappresentata al momento dalle auto a metano e GPL: infatti, sebbene le auto a metano e GPL siano auto con motore endotermico, le loro emissioni di sostanze inquinanti e di CO2 sono inferiori alle auto a benzina e a gasolio.

Differenze tra metano e GPL

Sia metano che GPL si trovano allo stato gassoso in condizioni atmosferiche ed entrambi vengono usati come carburanti, in combinazione con la benzina, in motori con ciclo Otto. Lo stoccaggio dei due gas avviene in maniera differente: il metano viene stoccato in bombole da 13/14 kg a pressioni di 220 bar, mentre il GPL, che liquefa a temperatura ambiente per pressioni superiori ai 2 bar, viene stoccato allo stato liquido in serbatoi appositi con pressioni che possono variare dai 3 ai 10 bar a seconda delle condizioni ambientali. Le dimensioni di un serbatoio GPL possono arrivare fino a 50 litri nominali, ma, per motivi di sicurezza i serbatoi non possono essere riempiti oltre l'80 % del loro contenuto.

Utilizzando il metano le prestazioni massime delle vetture possono diminuire fino al 10 %, tuttavia, 1 kg di metano è generalmente sufficiente per compiere la stessa distanza percorsa con circa 1.6 litri di benzina. Utilizzando il GPL invece le prestazioni massime non diminuiscono più del 2/3 %; il tragitto effettuato grazie ad 1 litro di GPL coincide all'incirca con la distanza percorsa con 0.85 litri di benzina. Grazie alle dimensioni del serbatoio si possono ottenere autonomie di quasi 500 km con un pieno di GPL.

All'autonomia in metano/GPL va sommata l'autonomia garantita dal serbatoio di benzina, che può variare dai 15 ai 50 litri a seconda dei modelli; è bene ricordare che il serbatoio della benzina non va mai lasciato completamente vuoto, poiché la benzina è necessaria per le fasi di accensione del motore e per i primi istanti di viaggio. Infatti, per poter bruciare in maniera corretta GPL o metano, il motore deve essere sufficientemente caldo.

Sono sicure le auto a metano/GPL ?

Uno dei più grandi dubbi che attanaglia coloro che stanno considerando l'acquisto di una vettura a metano o a GPL, è quello relativo alla loro sicurezza. Bisogna innanzitutto sottolineare che tutte le auto di serie a metano e GPL vengono sottoposte a crash test, come tutti gli altri veicoli, che superano regolarmente; inoltre, i serbatoi di GPL e metano vengono studiati al fine di resistere a pressioni ben superiori a quelle di esercizio.

Le caratteristiche che questi devono rispettare, per garantirne la sicurezza, sono definite dalla normativa, R110 ECE/ONU. Per le auto a GPL è previsto l'obbligo di sostituzione del serbatoio dopo 10 anni, mentre per le bombole di metano è necessario farle revisionare periodicamente e sostituirle dopo 20 anni di utilizzo.

Un altro aspetto relativo alla sicurezza, è quello inerente al parcheggio di queste tipologie queste vetture: per le auto a metano, analogamente alle auto ad idrogeno, non esiste alcuna limitazione nella possibilità di parcheggio; infatti, essendo il metano meno denso dell'aria a temperatura e pressione ambiente, in caso di fuoriuscite tende a salire verso l'alto e a disperdersi rapidamente. Il GPL, al contrario, è più denso dell'aria, perciò in caso di fuoriuscite tende a ristagnare vicino al suolo: per questo motivo le auto a GPL possono essere parcheggiate al massimo al primo piano sotto terra, mentre i parcheggi all'interno di box condominiali dipendono dalle regole di ciascuno stabile.

L'ultimo aspetto relativo alla sicurezza è legato al rifornimento: rifornire in autonomia la propria vettura a metano o GPL è più complicato rispetto al rifornimento di benzina o gasolio; tuttavia, con alcune semplici accortezze, che andrebbero seguite anche quando si effettua il pieno di benzina, come evitare di fumare e di usare lo smartphone in prossimità della pompa, non si corrono rischi.

Fare rifornimento di metano

Da fine 2019 è stato autorizzato il rifornimento a metano in self-service: è necessario registrarsi sul portale iovadoametano.it creato da SNAM, dove verrà richiesto di seguire un tutorial su come ricaricare correttamente in sicurezza la propria vettura. Una volta completata la visione del tutorial saremo abilitati ad effettuare il rifornimento della vettura a metano in autonomia; tuttavia, al momento del pagamento sarà necessario utilizzare la carta di credito o il bancomat, poiché sarà il mezzo tramite cui verremo identificati come idonei a ricaricare in self service.

Per ricaricare il veicolo a metano sarà necessario parcheggiare la vettura presso una stazione con il serbatoio vicino alla pompa; il bocchettone del serbatoio si trova solitamente vicino a quello della benzina e si riconosce per le dimensioni ridotte. Per il rifornimento di metano, il pagamento può essere effettuato anche dopo aver agganciato la pistola all'auto, poiché il processo del rifornimento è azionato usando un pulsante presente su una apposita colonnina.

Per effettuare il pagamento dovremo recarci alla colonnina, dove dopo aver inserito la carta o il bancomat nell'apposito lettore, e successivamente aver inserito il pin, potremo selezionare la pompa di rifornimento. Prima che l'operazione venga autorizzata, dovremo accettare tre diverse avvertenze riguardanti il tutorial, l'essere in possesso di un veicolo che può circolare regolarmente, ed infine l'essere intestatario dello strumenti di pagamento.

A differenza del rifornimento di adblue o di benzina/diesel, dove la pistola viene inserita all'interno del bocchettone, in questo caso, la pistola avvolge lo avvolge; perciò, una volta rimosso il tappo del serbatoio, dovremo estrarre la pistola dal suo alloggiamento e agganciarla al bocchettone del serbatoio. Una volta agganciata la pistola al tappo, è necessario ruotare una piccola leva presente sulla pistola per bloccarla.

Una volta bloccata la pistola, ed effettuato il pagamento, qualora non l'avessimo ancora fatto, per iniziare il rifornimento sarà sufficiente premere un pulsante, con scritto sopra on/off, sull'apposita colonnina. Sopra di essa sono presenti una luce rossa e una luce verde: la luce rossa rimarrà accesa mentre il rifornimento è in corso, mentre quando il rifornimento sarà completato si accenderà la luce verde. Terminato il rifornimento, per estrarre la pistola sarà sufficiente ruotare la piccola leva nel verso opposto e una volta rimossa la pistola bisognerà riporla nella sua sede sulla colonnina. In caso di problemi è possibile interrompere l'erogazione premendo lo stesso pulsante usato per avviarla.

In alcuni impianti meno recenti o in impianti situati in altri paesi, la procedura potrebbe essere leggermente diversa: in particolare, potrebbe essere necessario tenere premuto il pulsante sulla pompa per tutto il tempo del rifornimento dato che, nel caso di rilascio del pulsante, il processo di rifornimento terminerebbe immediatamente e qualora si volesse riprenderlo diventa necessario ripetere il processo di pagamento.

Fare rifornimento di GPL

Il rifornimento di GPL in Italia è possibile quasi esclusivamente servito, infatti seppur per legge sia possibile effettuare il rifornimento in self service, nella pratica questo non può accadere. Infatti, il rifornimento self service è autorizzato solo se l'impianto di rifornimento è dotato di un sistema di videosorveglianza sempre attivo e di una copertura telefonica 24/7 in caso di emergenza; inoltre, ciascun utente dovrebbe seguire un corso su come eseguire il rifornimento. Per questo motivo odiernamente, fare rifornimento in self-service, in Italia è possibile solo in alcune stazioni; la situazione è differente solo per le regioni a statuto speciale che hanno autonomia su queste tipologie di decisioni. Nel caso si possieda un’auto a GPL è utile sapere come fare rifornimento, poiché in altri paesi è possibile fare il pieno in autonomia.

Così come per il metano, l'accesso al serbatoio del GPL si trova all'interno dello stesso sportello di quello a benzina e si riconosce grazie al diametro di dimensioni inferiori. Una volta rimosso il tappo è necessario installare un adattatore sul bocchettone del serbatoio: esistono diversi tipi di adattatori a seconda dei paesi, tuttavia, gli adattatori vanno sempre avvitati sul serbatoio. Le auto a GPL vengono vendute con l'adattatore idoneo alle stazioni italiane, mentre nel caso si necessiti di adattatori per paesi stranieri è possibile acquistarli in appositi kit.

Una volta installato l'adattatore si può procedere con il pagamento tramite carta o bancomat, al termine di questa operazione bisogna selezionare la pompa presso cui si intende rifornirsi. A questo punto possiamo prendere la pistola dalla sua sede per agganciarla al bocchettone del serbatoio: l'operazione avviene in modalità diverse a seconda delle stazioni di ricarica, infatti, nella maggioranza dei casi bisogna avvitare l'estremità della pistola sull'adattatore, mentre in altri casi, come in Italia, la pompa si aggancia all'adattatore applicando una leggera pressione.

In ogni caso, una volta agganciata la pistola bisogna premere una leva, analoga a quelle delle pistole per il rifornimento di benzina e gasolio, e inserire una sicura che la mantenga bloccata. A questo punto, per avviare il rifornimento, potremo recarci presso la colonnina dove dovremo tenere premuto un bottone, generalmente di colore verde. Quando si smette di tenere premuto il bottone, la ricarica si interrompe immediatamente, perciò se non abbiamo completato il rifornimento saremo costretti a ripetere la procedura di pagamento.

Una volta terminata la ricarica, il primo passo da compiere è quello di rimuovere la sicura che tiene bloccata la leva, successivamente potremo sganciare la pistola dal bocchettone del serbatoio e riporla nell’apposita sede sulla colonnina. A questo punto l'unica operazione restante sarà quella di svitare gli adattatori installati.

Considerazioni finali

La sostanziale impossibilità di fare rifornimento in autonomia in GPL, è compensata dal maggior numero di stazioni di rifornimento rispetto al metano: in Italia ci sono circa 4.000 stazioni di ricarica per il GPL contro le 1500 per il metano. Tuttavia, il numero rimane inferiore rispetto alle 20.000 disponibili per benzina e gasolio. Rispetto a quest'ultimi, i costi di metano e GPL sono decisamente inferiori: il prezzo del GPL è attorno ai 0.65 euro/litro, mentre il prezzo del metano ruota intorno ai 0.95 euro/kg.

Le auto a GPL e metano però hanno costi maggiori di acquisto: le auto a GPL possono costare anche 1.000 € in più rispetto alle equivalenti a benzina, mentre il sovrapprezzo di una vettura a metano si aggira in torno ai 2.000 €. Questo svantaggio sul prezzo di acquisto viene compensato dai forti sconti sul bollo auto, che diventano, in alcuni casi, esenzioni totali. Inoltre le auto a metano e GPL, a causa delle loro minori emissioni rispetto alle auto a benzina e diesel, non risentono dei blocchi alla circolazione e possono entrare nelle zone a traffico limitato.

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