Cresce l'infrastruttura di ricarica in Italia, con una media di circa 340 nuovi punti installati a settimana nel primo trimestre del 2023. Sono questi i dati, del tutto positivo, che emergono dall'ultimo rapporto realizzato da Motus-E.
La realizzazione di un’infrastruttura di ricarica capillare è fondamentale per incentivare la diffusione di veicoli a propulsione elettrica e i dati relativi al 2023 lasciano ben sperare. Nel primo trimestre dell'anno, infatti, è stata registrata una crescita record grazie alla realizzazione di 4.401 nuovi punti di ricarica pubblici, numero che fa salire il totale, a livello nazionale, a 41.173 punti di ricarica. Nello specifico, dei 41.173 punti di ricarica presenti in Italia, 35.980 sono in corrente alternata con potenze uguali o inferiori ai 43 kW, 2.760 sono in corrente continua e offrono una potenza di ricarica superiore ai 100 kW e, infine, 2.000 sono in corrente continua e dispongono di una potenza compresa tra 44 e 99 kW.
Il nuovo record di crescita dei punti di ricarica è un segnale molto importante e i dati di mercato evidenziano una crescente propensione degli automobilisti verso l’elettrico. Purtroppo siamo ancora lontani dai livelli di market share di Paesi come Francia e Germania, già nell’ordine del 14-15%, ma i numeri dimostrano che le immatricolazioni di BEV potrebbero crescere ancora molto con una razionalizzazione delle risorse già stanziate per stimolare la domanda. Penso agli incentivi ai privati, ma anche alle flotte, ha commentato Francesco Naso, segretario generale di Motus-E.
Non a caso, dunque, la media di circa 340 nuovi punti installati a settimana nel periodo gennaio-marzo 2023 ha contribuito ad aumentare la percentuale dei punti di ricarica installati negli ultimi 12 mesi, con un +47,8%. Rispetto agli ultimi due anni, invece, i punti di ricarica presenti in Italia sono passati da 20.757 a 41.173.
Naturalmente restano ancora alcune disparità tra Nord e Sud del Paese: il 57% delle colonnine è presente nel Nord mentre la percentuale del Sud e delle Isole rimane ancora piuttosto bassa (21%). Per quanto riguarda il Centro Italia, sono presenti il 22% dei punti di ricarica.