Chi non dovrebbe acquistare un'auto elettrica

Le auto elettriche stanno guadagnano fette di mercato sempre maggiori, ma in quali situazioni non è consigliabile acquistarne una?

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a cura di Davide Raia

Le occasioni per acquistare un’auto elettrica si stanno moltiplicando sempre di più. Le case costruttrici hanno oramai avviato la transizione verso l’elettrico e stanno, di mese in mese, arricchendo la propria offerta di vetture con modelli a zero emissioni. Dalle più piccole di segmento A, fino a SUV e berline top di gamma, le opzioni di scelta per l’acquisto di una nuova auto elettrica non mancano di certo.

Le auto elettriche sono oggi il trend principale del mercato delle quattro ruote e molti automobilisti, anche grazie agli incentivi statali, hanno scelto di passare all’elettrico, magari “saltando” la fase intermedia rappresentata dalle auto ibride, per una mobilità completamente a zero emissioni in tutti i contesti di utilizzo. Si tratta di una scelta sicuramente interessante per chi è alla ricerca di una nuova auto che, tra qualche anno (o decennio), potrebbe diventare inevitabile in Italia.

È lecito, però, chiedersi chi nel 2022 non dovrebbe acquistare un’auto elettrica, preferendo puntare su soluzioni più tradizionali, magari con motorizzazioni elettrificate ed anche con sistemi plug-in in grado di garantire un funzionamento a zero emissioni per qualche decina di chilometri (coprendo gli spostamenti “ordinari” giornalieri).

I casi da valutare in questo caso sono diversi. Il settore delle auto elettriche è in continua evoluzione. Le opzioni d’acquisto si stanno moltiplicando ma la crescita sfrenata del numero di auto elettriche non sempre si accompagna ad una crescita dell’infrastruttura di ricarica, vero e proprio focus della questione. A differenza delle auto con motore endotermico, supportate da una rete di ricarica capillare su tutto il territorio nazionale, quando si acquista un’auto elettrica è necessario fare una valutazione aggiuntiva.

Oltre alla scelta del modello e alla valutazione del prezzo (o della promozione proposta dal produttore), è fondamentale tenere in considerazione le opzioni di ricarica a propria disposizione. Solo in questo modo, infatti, sarà possibile avere un’idea più chiara sulla reale convenienza di un’auto elettrica rispetto ad un’altra tipologia di vettura.

Acquistare un’auto elettrica: il “problema” della ricarica

La questione della ricarica della batteria è il punto centrale della valutazione relativa all’acquisto di un’auto elettrica (al pari delle differenze di prezzo, a parità di caratteristiche, con le vetture benzina, diesel e ibride). Per poter capire se conviene o meno acquistare un’auto elettrica è necessario avviare un’analisi dettagliata in merito alle opzioni di ricarica a propria disposizione. Si tratta di un passaggio centrale e necessario che tutti gli automobilisti che stanno valutando l’acquisto di un’auto elettrica dovrebbero tenere in considerazione.

Vediamo alcuni casi in cui l’acquisto di un’auto elettrica potrebbe non essere una scelta giusta in rapporto alle proprie esigenze:

Senza un box auto è conveniente acquistare un’auto elettrica?

Chi non ha un box auto privato o comunque non ha modo di ricaricare l’auto elettrica “in casa” e senza ricorrere a punti di ricarica esterni e pubblici deve fare una valutazione molto importante. In questo caso, infatti, l’acquisto di un’auto elettrica è consigliabile solo nel caso in cui l’infrastruttura di ricarica nell’area in cui si vive è sufficiente. In caso contrario, utilizzare un’auto elettrica senza poterla ricaricare quando si è in casa e, quindi, non si utilizza l’auto può diventare un problema quotidiano per via delle difficoltà di ricarica.

L’infrastruttura di ricarica nella propria area deve, inoltre, essere sufficientemente a soddisfare un possibile incremento di auto elettriche nel corso dei prossimi anni. In sostanza, chi ha una colonnina di ricarica vicino casa ma non ha altre alternative di ricarica nella zona rischia seriamente, in futuro, di dover “fare la fila” per poter ricaricare la batteria, con perdite di tempo considerevoli.

Gli automobilisti che, invece, vivono in un’area in cui l’infrastruttura di ricarica è diffusa e offre tante opzioni agli utenti avranno la possibilità di acquistare un’auto elettrica senza troppi rischi legati alla questione che stiamo affrontando. In particolare, poter sfruttare tanti punti di ricarica rapida permetterà di non avere problemi nel rifornimento andando anche a ridurre al minimo i tempi di attesa.

Per chi non ha un box privato e non può utilizzare l’impianto elettrico di casa per ricaricare la vettura (anche con una ricarica lenta notturna), la scelta legata all’acquisto di un’auto elettrica è strettamente collegata alla diffusione dei punti di ricarica nella zona in cui si vive e/o si lavora. Si tratta di un parametro fondamentale da considerare e, soprattutto, da non sottovalutare.

Ad oggi, infatti, l’infrastruttura di ricarica per auto elettriche è molto diffusa (rispetto ad un paio di anni fa) nelle grandi città. Già allontanandosi dai centri abitati più grandi, però, i punti di ricarica tendono a diminuire e, potenzialmente, i problemi per gli automobilisti che scelgono l’elettrico a moltiplicarsi. Specifichiamo che si tratta di una situazione da analizzare sempre caso per caso. Ogni comune, provincia o regione rappresenta, ad oggi, un caso a sé.

Basta il box auto per rendere conveniente l’acquisto di un’auto elettrica?

Poter ricaricare l’auto in casa non implica, in automatico, che l’acquisto di un’auto elettrica, in questo momento, sia la scelta consigliata. Se, per qualsiasi motivo, è possibile ricaricare l’auto solo a bassa potenza (con tempi di ricarica molto lunghi) e si vive in una zona con poche colonnine di ricarica bisognerà fare una valutazione molto attenta della situazione.

In questo scenario, infatti, la ricarica può diventare un problema serio, a causa dei tempi lunghi che serviranno per un “pieno” o comunque per raggiungere almeno un 80% di carica della batteria. Non poter sfruttare la ricarica rapida e non poter appoggiarsi ad un punto di ricarica pubblica può diventare un problema, soprattutto se quotidianamente si percorrono decine di chilometri.

Ancora una volta, quindi, il luogo in cui si vive e l’area in cui si svolgono i propri spostamenti quotidiani (ad esempio il tragitto casa – luogo di lavoro) diventa un parametro fondamentale per valutare se davvero acquistare un’auto elettrica oggi sia una scelta giusta, a prescindere da quelli che possono essere i costi effettivi da affrontare per l’acquisto stesso.

Conviene acquistare un’auto elettrica per percorrere tanti chilometri ogni giorno?

Per tanti automobilisti, l’auto rappresenta uno strumento essenziale per il proprio lavoro. Sono tanti, infatti, gli automobilisti che percorrono centinaia di chilometri al giorno e non possono permettersi perdite di tempo legate alla ricarica, come la necessità di dover modificare il tragitto per trovare un punto di ricarica oppure attendere diverse decine di minuti per la carica rispetto al veloce rifornimento alla pompa.

In questi casi, anche chi ha un box auto, in cui può ricaricare l’auto in modo rapido, e vive in una zona con tanti punti di ricarica potrebbe avere dei problemi con una vettura a zero emissioni. Le auto elettriche, sia per i tempi più lunghi di ricarica che a causa di un’infrastruttura di ricarica non ancora diffusa in modo capillare, potrebbero non rappresentare la scelta giusta per questa tipologia di automobilista.

Comprare un’auto elettrica: la questione del prezzo

La convenienza legata all’acquisto di un’auto elettrica è, quindi, strettamente collegata alle modalità ed ai tempi di ricarica. Da quest’analisi è possibile capire se davvero è conveniente acquistare una vettura a zero emissioni oppure se, per le proprie esigenze, è meglio non acquistare un’auto elettrica e rimandare il passaggio alla mobilità a zero emissioni di qualche anno, quando (si spera) i sistemi di ricarica saranno più rapidi e diffusi.

Naturalmente, c’è anche la questione del prezzo d’acquisto. Si tratta di un punto banale ma comunque da sottolineare. Anche se l’auto elettrica può garantire un risparmio nei costi di gestione (spese ridotte per il “carburante”, agevolazioni sul bollo auto e, quando e se saranno disponibili, incentivi all’acquisto), la differenza di prezzo con le auto benzina e diesel è ancora rilevante.

Di conseguenza, non dovrebbero acquistare un’auto elettrica tutti gli automobilisti che non possono o non vogliono sostenere una spesa aggiuntiva per l’acquisto di un’auto. Ad oggi, il mercato delle quattro ruote propone tante occasioni per acquistare un nuovo modello puntando su vetture benzina e diesel o ancora su auto con sistema mild hybrid, full hybrid o plug-in hybrid.

Queste vetture, a parità di tutte le altre caratteristiche, sono ancora sensibilmente più economiche rispetto alle auto elettriche. Il gap viene ridotto grazie agli incentivi statali che potrebbero tornare ad essere in futuro una spinta all’acquisto di vetture elettriche ma sempre al netto delle analisi sulla convenienza di queste vetture nell’utilizzo di tutti i giorni.

E per le ibride?

Per muoversi a zero emissioni c’è un’altra opzione. Si tratta delle ibride plug-in. Mediamente, queste vetture garantiscono 30-40 chilometri di autonomia in modalità a zero emissioni e possono rappresentare una buona opzione per entrare nel mondo della mobilità elettrica senza rinunciare alla praticità di un motore termico che sarà sempre pronto ad entrare in azione in caso di necessità.

I problemi di ricarica con le ibride plug-in sono inferiori. In ogni caso, però, chi non può ricaricare facilmente, per l’impossibilità di una ricarica “domestica” o per l’assenza di punti di ricarica nelle vicinanze, difficilmente potrà trovare conveniente un’ibrida. Lo stesso modello senza il sistema ibrido potrebbe risultare, a parità di dotazione e di performance, più economico e, quindi, decisamente più vantaggioso.

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