Il colosso cinese delle batterie Catl prevede di aprire una nuova fabbrica in Europa entro l'anno. L'annuncio è stato fatto dal vicepresidente Pan Jian durante il World Economic Forum di Davos, anticipando una joint venture con costruttori automobilistici europei.
Questa mossa segue la recente partnership con Stellantis, annunciata a dicembre, per un impianto a Saragozza con una capacità annua di 50 GWh. L'investimento congiunto di 4,1 miliardi di euro produrrà batterie agli ioni di litio con catodo al litio-ferro-fosfato, più economiche e adatte a modelli compatti come Opel Corsa, Lancia Ypsilon e Peugeot 2008.
La nuova fabbrica sarà la quarta di Catl in Europa, consolidando la sua posizione di leader mondiale nella produzione di batterie. Nel 2024, l'azienda ha prodotto in Cina batterie per un totale di 246,01 GWh, con una crescita del 47,2% rispetto all'anno precedente e una quota del mercato nazionale del 45,5%.
Jian ha evidenziato il vantaggio competitivo dei costruttori cinesi: "i costruttori locali hanno il vantaggio di poter attingere a un enorme bacino di talenti nell'ingegneria del software, alimentato nel tempo dall'industria degli smartphone". Questo ha permesso alle case automobilistiche cinesi di eccellere nei contenuti di intrattenimento di bordo e nell'assistenza alla guida.
Mentre il mercato elettrico in Occidente rallenta, Jian sottolinea che il vero ostacolo per americani ed europei è nello sviluppo software. "L'elettrico permette di offrire un set molto più ampio di funzioni, che i consumatori non possono trovare su modelli con motori termici", ha affermato il vicepresidente di Catl.
Nonostante riconosca il ruolo degli incentivi governativi nel boom dell'elettrico in Cina, Jian enfatizza l'importanza delle avanzate dotazioni tecnologiche. Conclude che le case automobilistiche tradizionali occidentali "devono abbracciare la nuova era della produzione e la sua forte componente software" per colmare il divario tecnologico.