Il settore dell’automotive potrebbe subire un ennesimo e durissimo stop e ad annunciarlo è l’Acea, l’European Automobile Manufacturers’ Association, in un recente comunicato. Il nuovo problema potrebbe derivare alla carenza di magnesio, un materiale fondamentale e ampiamente utilizzato nell'industria metallurgica che, senza una strategia immediata e vincente da parte dell'Unione Europea, potrebbe minacciare migliaia di imprese e la relativa produzione. Quest'ultimo aspetto, inoltre, potrebbe anche minare ai posti di lavoro e tenere, potenzialmente, a casa centinaia di persone.
Complici gli sforzi del Governo cinese di frenare il consumo energetico interno, la fornitura di magnesio proveniente dalla Cina si è ridotta drasticamente da settembre 2021, provocando una crisi di approvvigionamento internazionale senza precedenti. L’Europa è quasi totalmente dipendente dalla Cina (95%) e le industrie europee più colpite potrebbero essere quelle legate alla produzione di alluminio, ferro e acciaio. Materiali più che necessari alla produzione anche di autovetture, un settore purtroppo già più che tartassato dalla crisi dei semiconduttori che imperversa ormai da diversi mesi.
L'attuale carenza di approvvigionamento cinese ha già portato al raggiungimento di prezzi record; il magnesio è attualmente scambiato a circa 10mila / 14mila $/ton, un valore drasticamente superiore rispetto ai 2mila $/ton di inizio anno. Si prevede che l'Europa esaurirà le scorte di magnesio entro la fine di novembre, con carenze di produzione, chiusure di attività e conseguenti perdite di posti di lavoro. A questo proposito, l’Acea chiede alla Commissione europea e ai governi di tutti i paesi di trovare rapidamente una soluzione per mitigare il problema e non trovarsi, nuovamente, in una situazione analoga nei prossimi mesi.