Volvo e Daimler Truck hanno stretto una nuova e importantissima alleanza dedicata alla realizzazione di sistemi di trazione a celle di combustione a idrogeno. Nasce così Cellcentric che si pone l’obiettivo di realizzare strutture da applicare al trasporto su gomma, anche a lunga distanza. Il progetto è in linea con le ambizioni dei piani di Parigi, che prevedono una completa riduzione delle emissioni di CO2 al più tardi entro il 2050.
Per raggiungere lo scopo tutto dipenderà dallo sviluppo di nuove tecnologie per la mobilità e il trasporto, e qui Cellcentric gioca d’anticipo battendo tutti gli altri costruttori. Operativa dal 2025 e situata in Europa, Cellcentric sarà il nuovo hub dedicato allo sviluppo di sistemi ad idrogeno. Nell’attesa dello sviluppo dell’infrastruttura, sono stati già avviati alcuni test pre-serie presso lo stabilimento di Esslingen, vicino Stoccarda. I primi collaudi e le dimostrazioni ai clienti dovrebbero avvenire entro tre anni, con la produzione in serie attesa per la seconda metà del decennio.
Nonostante la nuova alleanza, tutte le attività dei due grandi marchi resteranno separate e distinte in quanto i due produttori rimangono in competizione sul mercato dei veicoli commerciali. Le campagne di sviluppo e diffusione dei prodotti saranno svolte in maniera del tutto indipendente. Secondo le prime indiscrezioni, l’idrogeno troverà una più larga adozione nel settore del trasporto su gomma, in particolare su quei veicoli destinati a percorrere lunghi tragitti; per le consegne a medio o corto raggio, entrambi i marchi preferiscono una propulsione di tipo elettrica. Naturalmente, per rendere valido un trasporto di questo tipo, sarà necessario sviluppare un’infrastruttura di ricarica e a questo proposito entrambi hanno chiesto l’installazione di 300 nuove stazioni entro il 2025 e 1000 entro il 2030.
Nel frattempo anche Stellantis ha dichiarato che quest’anno inizierà le consegne in Europa dei primi furgoni alimentati ad idrogeno; si tratta di versioni ibride, simili ai sistemi plug-in a benzina, e dotati quindi di un propulsore elettrico abbinato ad un sistema ad idrogeno. Una soluzione a metà strada tra il range extender ad idrogeno, utilizzato a bordo delle prime generazioni di modelli con questa propulsione e il sistema full hydrogen a bordo dei modelli di oggi. La batteria, da appena 10,5 kWh, è così compatta da non interferire con il piano di carico ma è inserita direttamente sotto i sedili anteriori. In termini di autonomia, Stellantis ha annunciato un valore provvisorio di 400 km nel ciclo WLTP.