BYD, il colosso cinese dell'auto elettrica, minimizza l'impatto dei dazi UE sulle importazioni di veicoli dalla Cina, definendolo "un danno temporaneo". L'azienda prevede di diventare il marchio cinese meglio posizionato in Europa nei prossimi anni grazie ai piani di produzione locale.
La casa automobilistica, in rapida crescita sul mercato europeo, aprirà presto due nuovi stabilimenti in Ungheria e Turchia. Questo consentirà a BYD di produrre in loco i modelli destinati all'Europa, evitando così i pesanti dazi imposti dall'UE sulle auto importate dalla Cina. Secondo Alfredo Altavilla, consulente speciale per l'Europa, "l'azienda non è contenta dei dazi ma ha già dei piani per aggirarli".
L'azienda sta diversificando la sua offerta, introducendo anche modelli ibridi plug-in come la Seal U DM-i, il primo PHEV del marchio per i mercati europeo e britannico. Questa strategia, unita alla produzione in Europa, dovrebbe permettere a BYD di consolidare la sua posizione nonostante le restrizioni commerciali.