Il passaggio ai veicoli elettrici non è solo una questione di prezzo o di autonomia delle batterie, ma anche di infrastrutture di ricarica - le cosiddette colonnine - e la velocità con cui un veicolo può fare il pieno di energia. È fondamentale che ogni tassello vada al proprio posto.
Proterra, azienda statunitense impegnata nello sviluppo di veicoli a impatto zero, ma anche infrastrutture annesse, ha messo a punto un nuovo sistema di ricarica per bus elettrici che promette una velocità 3-4 volte superiore ai Supercharger di Tesla. Caricando a 250-1000V (DC) e fino a 1400A il sistema è 8 volte più rapido dello standard CHAdeMO.

A differenza del sistema di alimentazione con pantografo montato sul tetto, che si collega a una linea elettrica posta sopra la strada percorsa, il sistema di Proterra è statico, ossia si può installare presso stazioni apposite oppure in una stazione di rifornimento tradizionale.
Secondo Ryan Popple, CEO di Proterra, l'aspetto interessante della tecnologia è che permetterà di ricaricare un bus più rapidamente di quanto non sia possibile riempire un serbatoio da 80 o 120 litri di un bus diesel.

Secondo Popple la soluzione di Proterra può ricaricare un bus elettrico da 100kWh in appena 10 minuti, sufficienti per compiere quasi 50 chilometri. Lo scorso ottobre Proterra ha svelato il suo bus elettrico Catalyst XR, capace di compiere 415 chilometri con una singola carica, un valore superiore ai circa 230 chilometri macinati da un bus quotidianamente, almeno negli Stati Uniti.