Il Governo aveva inizialmente stanziato 79 milioni di euro, elevati in seguito a 180 milioni di euro. Chi non dovesse riuscire ad ottenere l'agevolazione, può presentare le spese in dichiarazione dei redditi e ottenere detrazione del 19% su un massimo di 250 euro spesi per abbonamenti ai trasporti pubblici; la misura, in questo caso, si applica a tutti i contribuenti senza alcun particolare vincolo.
Chi può chiederlo
Partiamo dal principio; chi può accedere a questo specifico bonus? Tutti i cittadini, indistintamente che siano soggetti dipendenti o liberi professionisti, con una certa soglia di reddito ottenuto nell’anno fiscale 2021. Più in dettaglio:
- soggetti: persone fisiche, minorenni a carico, liberi professionisti con partita iva;
-
reddito complessivo: non superiore a 35mila euro, conseguito nel 2021 (autocertificazione).
- tutti i redditi imponibili, non solo quelli da lavoro e da pensione, compresi quindi quelli da locazione e soggetti a cedolare secca.
Ciascun componente del nucleo familiare, fornendo il modello di dichiarazione e se non a carico di un genitore, potrà ripetere l’operazione per ottenere il proprio voucher personale.
Verrà determinato dall’importo dell’abbonamento annuale o mensile che si intende acquistare. Il buono è valido per l’acquisto di abbonamenti per i servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale o ancora per i servizi di trasporto ferroviario nazionale. Il bonus non è cedibile e non incide nel calcolo dell’ISEE.
Come ottenerlo
Per ottenere il bonus trasporti 2022 è necessario accedere al portale dedicato utilizzando lo SPID o il sistema CiE, quindi utilizzando la Carta d’Identità elettronica e fornendo:
- nome e cognome;
- codice fiscale;
- teddito complessivo del beneficiario;
- importo del buono richiesto.
Precisiamo che prima di richiedere il fondo, con valore massimo di 60 euro, è necessario informarsi presso i punti vendita o i siti ufficiali delle aziende di trasporto pubblico locale. Ricordiamo, infatti, che la spesa può essere usata per coprire interamente, o meno, un abbonamento mensile o annuale. Il buono è emesso tramite il portale ed è contrassegnato da un codice identificativo univoco, pertanto non cedibile. Le erogazioni seguiranno l’ordine di registrazione al portale, pertanto consigliamo di accedervi il prima possibile visto che il rischio “click-day” è purtroppo dietro l’angolo.
Le precise istruzioni e informazioni (anche per le aziende di trasporto pubblico) sono contenute all'interno del decreto attuativo firmato dal Ministero del Lavoro, dal MEF e dal MIMS il 29 luglio 2022.
Per quali abbonamenti vale?
Come anticipato, il voucher può essere utilizzato per sostenere l’abbonamento mensile o annuale di un’azienda di TPL. Restano esclusi i servizi di prima classe, executive, business, club executive, salotto, premium, working area e business salottino.
Scadenza
Il bonus si potrà richiedere fino a fine anno, 31 dicembre 2022, o fine al termine delle risorse disponibili. Il voucher deve essere speso entro il mese di emissione; decorso tale termine, il buono non utilizzato verrà automaticamente annullato.