Il prezzo dei carburanti è di nuovo in continuo aumento andando ad incrementare la spesa mensile di ogni consumatore e pendolare; abbiamo già analizzato in alcuni articoli, come quello relativo alle pompe bianche e ai distributori dei supermercati, come risparmiare sul pieno di benzina (o diesel) e ora, in aggiunta, è possibile accedere nuovamente ad un bonus messo a disposizione dal Governo. Si tratta di un “nuovo” sostegno reso disponibile in seguito alla mancata proroga del taglio delle accise. Ad essere precisi, il bonus carburante era disponibile anche nel 2022 e da allora le regole per ottenerlo non sono mutate.
Chi può erogare il bonus carburante
Il bonus carburante 2023 può essere emesso dalle aziende private, dagli studi professionali o da enti del settore terziario che non si occupino di attività commerciali, nei confronti dei propri dipendenti; il bonus può raggiungere la somma massima di 200 euro ed è esentasse.
Chi può ricevere il bonus carburante
Tutti i dipendenti di aziende private, studi professionali o enti del terziario potranno ricevere il bonus carburante, che verrà emesso volontariamente da parte del datore di lavoro fino ad una cifra massima di 200 euro (voucher). Qualora l’azienda preveda già dei benefit legati all’acquisto di carburante, (il cui tetto massimo è di 258,23 €), il nuovo bonus andrà a sommarsi a quello già riservato.
A questo proposito, l’Agenzia delle Entrate specifica che il bonus carburanti può sostituire il premio di risultato (previsto dalla legge 208 del 28 dicembre 2015, commi da 182 a 190).
Chi paga il bonus carburante
La spesa è interamente a carico dell’azienda o del datore di lavoro; il Governo non interverrà in tal senso, pertanto la decisione di erogazione sarà in mano solo alla società.
Come richiedere il bonus carburante
A differenza degli incentivi all’acquisto di un’auto meno inquinante che condividono una piattaforma dedicata, il bonus benzina non prevede nulla di specifico; la ragione è piuttosto chiara e legata principalmente alle modalità di erogazione. Qualora l’azienda decida di offrire al proprio dipendente il bonus carburante, sarà lei stessa a comunicarglielo e a erogare i buoni benzina del valore della cifra prevista. Il bonus carburante potrà essere erogato fino al 31 dicembre 2023, mentre la scadenza per l’utilizzo sarà riportata sul buono stesso. Non è necessario quindi fare domanda, la modalità di erogazione sarà automatica.
Chi non può ottenere il bonus carburante
Chi resta escluso? Come anticipato, il bonus benzina è dedicato ai dipendenti delle aziende private, agli studi professionali o enti terziari che non si occupino di attività commerciali; restano fuori tutti i lavoratori pubblici, i lavoratori a partita IVA, i lavoratori autonomi occasionali, i collaboratori con contratti di tipo co.co.co o coloro che ricevono redditi di lavoro assimilato, come i tirocinanti.
Quanto dura il bonus benzina
Il bonus carburante 2023 è erogabile fino al 31 dicembre 2023, mentre la scadenza per ogni singolo voucher è indicato sul buono stesso.
Bonus benzina e Legge 104: ci sono conflitti?
Se si è beneficiari della Legge 104 è possibile avere una agevolazione in occasione del pieno del benzina; comunicandolo al personale di servizio della stazione e presentando la certificazione del caso, è possibile ottenere il medesimo prezzo del self-service anche in modalità servita. Ricordiamo che non tutte le stazioni hanno aderito all’iniziativa “Self per tutti”, ma solo una piccola parte pertanto è sempre consigliabile verificare sul sito ufficiale.
Chi ottiene questo sconto può beneficiare anche del bonus benzina? Certamente sì, il Governo non pone limiti in tal senso.
Bonus ricarica
Chi ha acquistato un’auto elettrica o una ibrida plug-in resterà deluso: allo stato attuale il Governo non prevede alcun incentivo alla ricarica. A questo proposito Sergio Cristallo, direttore centrale del coordinamento normativo dell’Agenzia delle Entrate, ha precisato che:
“È corretto che il bonus sia erogabile anche nei confronti di chi guida un’auto elettrica – ha dichiarato Cristallo – al fine di non creare disparità di trattamento tra differenti tipologie di veicolo”.
Al momento non è chiaro se l'osservazione sarà accolta dal Governo; nell'attesa non ci rimane che consigliarvi di leggere il nostro approfondimento sul prezzo delle colonnine, dedicato a coloro che necessitano di una singola carica o di un abbonamento.