BMW e MINI presto passeranno alla vendita diretta? Prendendo forse ispirazione dalle case automobilistiche più recenti, come Tesla, Lucid e Rivian, il marchio bavarese sta valutando di adottare il metodo di vendita diretta, eliminando la figura del concessionario. Questo però per il mercato Europeo e non per quello degli Stati Uniti.
I tre marchi sopracitati, da sempre, vendono le loro autovetture on line direttamente al consumatore, anziché utilizzando una rete di vendita ufficiale. Inizialmente la scelta non è stata presa bene dai consumatori, si trattava di una grossa novità, ma chi ha scelto questi marchi, alla fine ha apprezzato anche l’esperienza di acquisto.L’obiettivo delle Aziende è quello di ridurre la distanza tra la Casa madre e l’automobilista, per fidelizzare maggiormente il cliente ma anche perché comporterebbe un bel risparmio per i produttori, che non dovrebbero riconoscere una percentuale di vendita al concessionario.
Questo significherebbe un drastico cambiamento per le concessionarie, e il passaggio potrebbe non essere così semplice. Ad esempio, in Italia, lo scorso agosto, nel decreto Infrastrutture, è stata introdotta una norma che vincola a una durata di cinque anni, i contratti di distribuzione e vendita tra Casa automobilistica e concessionari. L’Unione Europea, sembra invece andare nella direzione opposta tramite un nuovo regolamento, che va a vantaggio della libera concorrenza.
Negli Stati Uniti invece Tesla ha combattuto per anni le leggi sul franchising; a volte sono state trovate soluzioni alternative. Una cosa è certa: le case automobilistiche si stanno rendendo conto del fatto che i metodi di acquisto dei clienti stanno cambiando rapidamente, in parte a causa della pandemia e del lockdown.