BMW ha annunciato di aver siglato un secondo accordo sull'acciaio verde per arrivare a ridurre le emissioni causate dalla produzione dei suoi veicoli; con il nuovo patto, firmato con Salzgitter AG, ha l’obiettivo di soddisfare oltre il 40% della domanda nei suoi stabilimenti europei entro il 2030.
La casa automobilistica punta, pertanto, di ridurre le emissioni di CO2 fino a 440mila tonnellate all’anno entro il 2030; l'acciaio è uno dei materiali ad alta intensità di carbonio utilizzati nella produzione di veicoli e l'industria siderurgica rappresenta, ogni anno, circa il sette percento delle emissioni dirette di carbonio globali. L'accordo con Salzgitter vedrà BMW ricevere acciaio a basso tenore di carbonio che sarà utilizzato nei veicoli europei a partire dal 2026. L'acciaio prodotto presso l'H2 Green Steel svedese, come parte del precedente accordo, inizierà a essere integrato nelle linee produttive a partire dal 2025.
Salzgitter AG prevede di sostituire i suoi forni a carbone con impianti di nuova generazione, che sfruttano l’idrogeno per effettuare le lavorazioni e energia pulita per alimentare i sistemi. Con lo sguardo rivolto al futuro, BMW ha recentemente investito anche su Boston Metal, una startup americana che utilizza l'elettricità per alimentare una cella di elettrolisi capace di trasformare il ferro fuso in acciaio. Utilizzando questo metodo e affidandosi ad un sistema di energia verde, la produzione dovrebbe essere priva di CO2.
BMW non è la prima ad interessarsi a tematiche calde come queste; sia Volvo che Mercedes-Benz sono alle prese con una serie di investimenti dedicati alla produzione di acciaio verde per contribuire a ridurre l'impronta di carbonio legata alla produzione dei loro veicoli.