BMW sta riconsiderando i tempi per la produzione di Mini elettriche in Gran Bretagna a causa delle incertezze che il settore automobilistico sta affrontando. L'azienda aveva annunciato nel 2023 un investimento di 600 milioni di sterline per rendere il marchio Mini completamente elettrico entro il 2030, con l'avvio della produzione previsto a Oxford nel 2026.
La decisione - rilanciata dalla Reuters - di rivedere i piani riflette le sfide che l'industria automobilistica sta affrontando. Le vendite di veicoli elettrici non sono cresciute come previsto e il settore deve fare i conti con la minaccia del presidente degli Stati Uniti Donald Trump di imporre dazi del 25% su tutte le importazioni di auto. In risposta a questo scenario, altri produttori come Audi e Mercedes stanno aumentando la produzione in Nord America.
BMW ha dichiarato che i lavori di costruzione nello stabilimento di Oxford sono già in corso "per rendere l'impianto pronto per il futuro". Tuttavia, l'azienda ha informato il governo britannico della sua decisione di rivedere la tempistica. "Nell'ambito di questa discussione, abbiamo concordato di non accettare il contributo precedentemente annunciato, ma rimaniamo in stretto dialogo sui nostri piani futuri", ha affermato BMW in una nota.
La mossa di BMW evidenzia l'incertezza che circonda il futuro della produzione automobilistica in Europa, in particolare per quanto riguarda la transizione verso i veicoli elettrici. La revisione dei piani potrebbe avere implicazioni significative per l'industria automobilistica britannica e per gli sforzi del paese di diventare un hub per la produzione di veicoli elettrici.