BMW chiede di cancellare il bando ai motori termici

BMW contro lo stop ai motori termici: il CEO si oppone al divieto europeo previsto per il 2035, esprimendo dubbi durante il Salone di Parigi.

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a cura di Tommaso Marcoli

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Il CEO di BMW, Oliver Zipse, ha chiesto la revoca del divieto UE sui motori a combustione previsto per il 2035 durante il Salone dell'Auto di Parigi. Zipse ha citato il "pessimismo" in Europa e la dipendenza dalla Cina per le batterie come principali motivazioni.

La richiesta di Zipse arriva in un momento di rallentamento delle vendite di veicoli elettrici per la maggior parte delle case automobilistiche nel 2024 (anche se BMW ha registrato un incremento di vendite delle EV). Questo calo fa seguito all'ondata iniziale di acquirenti nei primi anni '20, evidenziando un cambiamento nelle tendenze del mercato rispetto alle previsioni che avevano portato all'approvazione del divieto nel 2023.

Il CEO di BMW ha espresso profonda preoccupazione per la sostenibilità dei produttori se il divieto dovesse rimanere in vigore. Ha sottolineato la posizione della Cina come principale fornitore di batterie, situazione che richiederebbe una notevole cooperazione in un momento in cui le relazioni tra il governo cinese e le nazioni occidentali sono tese.

Zipse ha dichiarato: "Una correzione dell'obiettivo del 100% di veicoli elettrici a batteria per il 2035, come parte di un pacchetto globale di riduzione della CO2, permetterebbe anche ai produttori europei di dipendere meno dalla Cina per le batterie". Ha aggiunto che "per mantenere il corso di successo, un percorso strettamente agnostico dal punto di vista tecnologico è essenziale all'interno del quadro politico".

I commenti di Zipse arrivano mentre BMW si prepara a lanciare i suoi veicoli Neue Klasse, una serie di auto elettriche che segneranno una nuova generazione per il marchio tedesco.

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