Rivoluzione BMW: annunciate 40 novità nei prossimi tre anni

BMW rilancia con 40 modelli, tra nuovi e restyling, in tre anni tra cui le prime Neue Klasse a settembre. Nonostante un 2024 difficile, le EV crescono

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a cura di Tommaso Marcoli

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La casa automobilistica bavarese si prepara a una rivoluzione del proprio catalogo nei prossimi anni, nonostante un 2024 segnato da difficoltà economiche. BMW ha infatti annunciato un piano ambizioso che vedrà l'introduzione di ben 40 nuovi modelli entro il prossimo triennio, tra veicoli completamente nuovi e aggiornamenti di quelli esistenti. La strategia, illustrata dal CEO Oliver Zipse durante la conferenza sui risultati annuali del gruppo, punta a rilanciare le vendite dopo un periodo di contrazione, scommettendo fortemente sull'elettrificazione con la nuova piattaforma Neue Klasse.

Un futuro elettrico nonostante le turbolenze finanziarie

Tra i protagonisti di questa offensiva di prodotto, spiccano i primi due modelli basati sulla rivoluzionaria piattaforma Neue Klasse. Il debutto sarà affidato alla prossima generazione della iX3 – versione di produzione della Neue Klasse Vision X – che sarà presentata ufficialmente al Salone di Monaco a settembre. A stretto giro seguirà la versione elettrica della Serie 3, pilastro storico della gamma BMW.

Nonostante un calo dell'8,4% dei ricavi, scesi a 142 miliardi di euro, e una diminuzione del 35,8% degli utili ante imposte (10,9 miliardi), il gruppo può consolarsi con i risultati nel segmento dell'elettrico. Le vendite di veicoli a batteria hanno infatti registrato un incremento del 13,5% rispetto all'anno precedente, raggiungendo quota 426.594 unità considerando tutti i marchi del gruppo (BMW, Mini e Rolls-Royce).

Questo dato significa che un quinto del totale delle vetture vendute dal gruppo è ora rappresentato da modelli elettrici, a testimonianza di una transizione energetica che, pur tra difficoltà, prosegue con decisione.

Geografia di un successo contrastato

La Cina si conferma il mercato più importante per le elettriche del gruppo, con oltre 100.000 veicoli consegnati, nonostante Zipse abbia attribuito il calo generale delle vendite nel paese asiatico a un "persistente basso sentiment dei consumatori". Un fenomeno che preoccupa i vertici aziendali, considerando l'importanza strategica del mercato cinese.

Anche gli Stati Uniti hanno mostrato segnali incoraggianti per quanto riguarda i veicoli elettrici, con un record annuale di 50.000 unità vendute. Il mercato americano si è inoltre rivelato particolarmente ricettivo per i modelli sportivi: le vetture con badge M (sia versioni complete M che allestimenti M Sport) hanno rappresentato una vendita su dieci nel paese.

A livello globale, il gruppo ha venduto complessivamente 2,45 milioni di veicoli nel 2024, con una flessione del 4% rispetto all'anno precedente. Nel dettaglio, 2,2 milioni erano BMW (-2,3%), 245.000 Mini (-17,1%) e 5.712 Rolls-Royce (-5,3%). Significativo il dato su Rolls-Royce: un terzo delle auto di lusso vendute era rappresentato dalla Spectre elettrica.

Cautela per il futuro immediato

Le previsioni per il 2025 rimangono caute. Il CFO Walter Mertl ha anticipato solo un lieve aumento delle consegne, mentre il gruppo si prepara ad affrontare l'incremento dei dazi doganali a livello mondiale, fenomeno che rischia di complicare ulteriormente lo scenario competitivo.

La strategia di BMW sembra quindi orientata a un doppio binario: da un lato l'accelerazione sulla mobilità elettrica con la nuova piattaforma Neue Klasse, dall'altro un'attenta gestione dei costi e della produzione per fronteggiare le incertezze economiche globali.

La casa bavarese punta molto sulla sua capacità di innovazione tecnologica per mantenere la propria posizione di premium brand in un mercato automobilistico sempre più competitivo e in rapida evoluzione verso nuovi paradigmi di mobilità.

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