Biden vieta software e hardware cinesi nelle auto

Nuove restrizioni USA: stop a software e hardware cinesi nelle auto, in un nuovo piano per bloccare l'importazione di veicoli elettrici dalla Cina.

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a cura di Andrea Maiellano

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La Casa Bianca ha annunciato un piano per vietare l'uso di software e hardware cinesi nelle auto connesse a internet negli Stati Uniti a partire dal 2027. La misura, presentata come necessaria per la sicurezza nazionale, mira a contrastare potenziali minacce di sorveglianza e sabotaggio attraverso le tecnologie dei veicoli connessi.

Il divieto si estende oltre il software, includendo componenti hardware come Bluetooth, connessioni cellulari, Wi-Fi e satellitari, oltre a telecamere, sensori e computer di bordo. L'amministrazione Biden sostiene che la Cina potrebbe utilizzare queste tecnologie critiche "per sorveglianza e sabotaggio, minando la sicurezza nazionale". Il provvedimento segue una logica simile al recente bando delle apparecchiature di telecomunicazione di aziende cinesi come Huawei e ZTE.

Questo nuovo divieto includerebbe anche software e hardware proveniente dalla Russia.

La portata del divieto è significativa: di fatto bloccherebbe tutte le importazioni di auto cinesi negli Stati Uniti, dato che il software e l'hardware per la connettività sono ormai parte integrante dei veicoli moderni. Questo aspetto solleva interrogativi sulle reali motivazioni della misura, considerando che alcune auto elettriche cinesi, come la BYD Seagull, hanno prezzi molto competitivi rispetto ai modelli americani.

Jake Sullivan, consigliere per la sicurezza nazionale del presidente Biden, ha dichiarato: "I veicoli connessi e le tecnologie che utilizzano portano nuove vulnerabilità e minacce, specialmente nel caso di veicoli o componenti sviluppati nella Repubblica Popolare Cinese e in altri paesi di interesse". Sullivan ha fatto riferimento a "Volt Typhoon", un presunto programma cinese per inserire codice malevolo nelle infrastrutture critiche americane.

Peter Harrell, ex direttore senior per l'economia internazionale del Consiglio di Sicurezza Nazionale, suggerisce che questa mossa potrebbe essere l'inizio di una serie di azioni governative più ampie, destinate a continuare indipendentemente dall'esito delle prossime elezioni presidenziali.

Il divieto sul software entrerà in vigore per i modelli dell'anno 2027, mentre quello sull'hardware correlato inizierà con i modelli del 2030. Queste tempistiche danno all'industria automobilistica un certo margine per adattarsi, ma potrebbero comunque avere un impatto significativo sul mercato e sulle scelte dei consumatori, limitando l'accesso a veicoli elettrici più economici provenienti dalla Cina.

La decisione dell'amministrazione Biden solleva interrogativi sul delicato equilibrio tra sicurezza nazionale e libero commercio, nonché sulle possibili ripercussioni nelle relazioni sino-americane e nel settore automobilistico globale. Resta da vedere come questa mossa influenzerà l'innovazione e la competitività nel campo dei veicoli connessi e dell'elettrificazione dei trasporti.

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