Biden sarebbe pronto al rilascio di altri 10-15 milioni di barili di petrolio facenti parte della scorta di emergenza nazionale, allo scopo di bilanciare i mercati e impedire che i prezzi dei carburanti aumentino ulteriormente.
La scelta non è che il colpo di coda di una campagna già iniziata in primavera, che ha aveva preannunciato il rilascio di circa 180milioni di barili della Strategic Petroleum Reserve (ad oggi ne sono stati effettivamente consegnati 165 milioni). Tale programma era inizialmente partito a seguito dell’invasione dell’Ucraina, in risposta al presidente Vladimir Putin (così afferma un funzionario dell’amministrazione statunitense) per evitare di dover ricorrere al greggio di produzione russa.
Parallelamente, l’amministrazione sta anche valutando di limitare le esportazioni di carburante, sempre con lo scopo di mantenere bassi i prezzi di benzina e diesel; tuttavia questa proposta ha generato malcontenti all’interno della stessa amministrazione. Infatti gli i rappresentanti dell’industria petrolifera sono dell’idea che limitare le esportazioni potrebbe avere l’effetto opposto e portare i prezzi più in alto, soprattutto in alcune zone, come il nord-est del paese.
“L’amministrazione ha una piccola finestra prima delle elezioni di midterm per cercare di abbassare i prezzi del carburante, o almeno dimostrare che ci sta provando”, tanto ha riferito a Reuters una fonte anonima. “La Casa Bianca non ha gradito i 4 dollari al gallone di benzina e ha garantito che agirà per evitare che ciò accada di nuovo”.
Ma il costo della benzina non è l’unica preoccupazione degli USA. "Il prezzo del gas è ancora troppo alto, e dobbiamo continuare a lavorare per abbassarlo", ha detto Biden in un evento a Los Angeles la scorsa settimana.
Jared Bernstein, consigliere della Casa Bianca ha dichiarato che il Presidente non ha ancora deciso con certezza il rilascio di altri barili della scorta dell’SPR. Ricordiamo che tale riserva di emergenza ha la capacità di contenere circa 714 milioni di barili, ed al 14 ottobre ne sono rimasti “solo” 405 milioni, il livello più basso degli ultimi 40 anni.