Durante il fine settimana, non sono giunte notizie positive riguardo ai prezzi dei carburanti, con ulteriori aumenti significativi presso le nostre stazioni di distribuzione. In particolare, è stato il diesel a subire l'incremento più marcato, superando nuovamente la soglia di 1,8 euro al litro presso le colonnine self-service. Nel frattempo, la Guardia di Finanza ha annunciato ulteriori verifiche al fine di garantire maggiore trasparenza nel settore.
Approfondendo i dettagli, secondo i dati abituali di Quotidiano Energia, il prezzo medio della benzina verde presso i distributori self-service si attesta oggi a 1,937 euro al litro (rispetto ai 1,933 euro/l dei giorni precedenti), mentre il prezzo del diesel è salito a 1,816 euro al litro, in aumento rispetto ai 1,799 euro/l rilevati nell'ultimo monitoraggio. Anche i costi per il servizio di rifornimento assistito sono in crescita: la benzina è a 2,070 euro/l (rispetto ai precedenti 2,065 euro/l) e il diesel costa 1,950 euro al litro (rispetto ai 1,932 euro/l). I prezzi praticati per il Gpl si collocano tra 0,712 e 0,731 euro al litro (senza logo 0,693 euro/l), mentre il prezzo medio del metano per auto si aggira tra 1,397 e 1,485 euro al litro (senza logo 1,400 euro/l).
La ragione per cui il prezzo medio non si mantiene costante è semplice: le quotazioni del petrolio sono in aumento, rappresentando la principale causa dell'incremento dei prezzi dei carburanti. Il Brent, riferimento nel mercato europeo, oscilla tra gli 85 e gli 86 dollari al barile ($/b), mentre il WTI, riferimento nel mercato americano, si attesta intorno agli 82 $/b. Attualmente, il prezzo della benzina in Italia risulta generalmente superiore a quello in Francia, una nazione notoriamente più costosa del nostro Bel Paese.
Come abbiamo precisato in questo approfondimento, a nostro parere il prezzo medio definito giornalmente non può essere la soluzione alla spesa ma solo un nuovo sconto o taglio delle accise può agevolare le tasche dei consumatori. Al momento non ci sono decisioni in merito e ci auguriamo che il Governo ritorni sui suoi passi al più presto.