Un recente studio pubblicato sul Journal of the Electrochemical Society mette in discussione le raccomandazioni di ricarica delle batterie al litio ferro fosfato (LFP) fornite da importanti case automobilistiche come Tesla e Ford. La ricerca, condotta da un laboratorio finanziato da Tesla, ha scoperto che le ricariche complete al 100% possono danneggiare questo tipo di batterie, contrariamente a quanto finora consigliato.
Le batterie LFP, note per stabilità e basso costo, stanno diventando sempre più diffuse nei veicoli elettrici. Finora i produttori consigliavano ricariche complete periodiche per calibrare la batteria e mantenere prestazioni ottimali. Tesla raccomandava di farlo settimanalmente, Ford mensilmente.
Lo studio rivela però che ripetuti cicli di ricarica completa favoriscono la formazione di composti dannosi sull'elettrodo negativo, causando spreco di litio e accelerando il degrado. Gli autori evidenziano che un livello di carica più elevato comporta maggiore tensione e reazioni indesiderate all'interno dell'elettrolito.
La ricerca mostra che caricare nell'intervallo 75-100% causa più danni rispetto a intervalli inferiori. Tuttavia, limitare la ricarica tra 0-25% per massimizzare la durata risulterebbe poco pratico per la maggior parte degli utenti.
Limitazioni dello studio
Lo studio presenta alcune limitazioni, concentrandosi principalmente sulla longevità della batteria e trascurando aspetti come comodità, tempi di ricarica e situazioni d'uso reali. Molti proprietari di veicoli elettrici dipendono infatti dalla ricarica pubblica o necessitano della piena capacità per l'uso quotidiano.
Questi risultati suggeriscono la necessità di ulteriori ricerche per trovare il giusto equilibrio tra longevità della batteria e praticità d'uso per i consumatori.