Le batterie al litio possono essere riciclate praticamente all’infinito, è questa la conclusione a cui è giunto il gruppo di ricerca dell’iniziativa HVBatCycle dopo circa 3 anni di studi e test; si tratta di una notizia dall’enorme potenziale, una notizia che potrebbe mettere al sicuro la produzione e il riciclo di batterie al litio per tutta l’industria automobilistica e non solo.
La ricerca è stata finanziata da diversi importanti gruppi industriali tra cui, manco a dirlo, c’è Volkswagen: il colosso tedesco si è da poco lanciato sul mercato delle auto elettriche e sta compiendo enormi progressi, ma come tutte le grandi realtà non può che continuare a guardare al futuro, in cerca di nuove soluzioni tecniche. I risultati della ricerca portata avanti da HVBatCycle sono sensazionali, e dimostrano come i materiali più rari contenuti nelle batterie possano essere estratti e riutilizzati senza nessun tipo di perdita prestazionale, ma aspetto ancora più importante è che il processo di estrazione avviene con bassi consumi energetici, grazie a sistemi di riciclo meccanici e idrometallurgici.
Il primo step è eseguito da macchinari altamente specializzati che aprono le batterie e ne estraggono il materiale attivo, separandolo dagli altri elementi di supporto, permettendo così di recuperare materiali estremamente delicati e preziosi. Successivamente si passa alla lavorazione idrometallurgica, un bagno di acqua e solventi chimici che permette di estrarre il litio e gli altri metalli preziosi dal mix che compone la batteria.
La notizia è ancor più interessante perché pare che tutto il processo sia relativamente semplice da implementare, e questo permetterebbe una rapida ed economica diffusione che si tradurrebbe in una maggior quantità di batterie riciclate, con buona pace del nostro pianeta.
Chissà che in un futuro non troppo lontano il riciclo di batterie al litio non diventi una delle principali attività industriali, anche grazie ai risultati di questa ricerca.