Le batterie alluminio-aria non sono una novità in senso assoluto ma una nuova ricerca svolta dal MIT promette di consentirne l'impiego, fino ad oggi precluso dalla rapidissima corrosione a cui sono esposte.
Questo tipo di batteria infatti ha diversi vantaggi: è leggerissima, pesando circa 5 volte meno di una agli ioni di litio, grande la metà a parità di capienza ed economica visto che l'alluminio è abbondante in natura e l'aria può essere prelevata semplicemente dall'ambiente. Tuttavia l'alluminio si corrode velocemente a contatto con l'elettrolita e utilizzare un elettrolita non corrosivo ne diminuisce le prestazioni.
Le normali batterie al litio, se lasciate inutilizzate, possono perdere fino al 5% della propria carica in un mese, quelle alluminio-aria fino all'80% a causa della corrosione. Con la soluzione del MIT però è stato possibile ridurre questa perdita ad appena lo 0,02%.
Il concetto è abbastanza semplice: la nuova versione della batteria alluminio-aria messa a punto dal MIT presenta una sottile membrana tra anodo e catodo e, quando in uso, entrambi i lati sono riempiti dall'elettrolita. Quando però la batteria non è utilizzata il liquido viene sostituito da olio. Questo assicura naturalmente l'eliminazione completa dell'acqua, che galleggia sull'olio e quindi viene portata via. Viceversa quando l'alluminio è completamente immerso nell'elettrolita repelle l'olio e quindi reimmettendo il primo non resta traccia del secondo e la batteria funziona perfettamente.
Con questa soluzione semplice quanto geniale le batterie alluminio-aria sarebbero finalmente utilizzabili, con tutti i vantaggi del caso. Tuttavia permangono altri ostacoli al loro utilizzo, soprattutto legati a problemi di ricarica. Attualmente le batterie alluminio-aria non sarebbero ricaricabili e probabilmente servirebbero diverse generazioni della tecnologia per arrivare a una soluzione.
Non è detto comunque che per essere utilizzate, ad esempio nel settore automobilistico, queste batterie debbano necessariamente essere ricaricabili. Una delle ipotesi ad esempio è di impiegare tecnologie ibride in cui le batterie alluminio-aria siano impiegate solo per estendere l'autonomia delle automobili.