Elon Musk, solo alcune settimane fa, ha applicato un corposo e netto taglio delle spese delle proprie vetture andando il ridurre il prezzo, in alcune specifiche configurazioni, anche di oltre 5mila euro. Una mossa davvero interessante che ha lasciato stupiti non solo gli acquirenti (neo o futuri), ma l’intera filiera del mercato dell’auto provocando una reazione analoga anche da altri produttori.
Tesla si è fermata a questo taglio? Assolutamente no. Andando a spulciare i tassi di interesse di alcuni specifici modelli abbiamo notato che è stato ridotto all’osso, passando dal “classico” TAN 3,95% e TAEG 4,04% ad un più elastico 1,95% e 1,99% valido fino al 31 marzo 2023.
Cosa cambia di concreto? Per avere in leasing una Tesla Model 3 o Model Y (RWD) con un anticipo di poco meno di 11mila euro, 15mila km di percorrenza annua e 60 mesi di contratto, sono necessari circa 300 euro al mese. Valore che può ridursi ulteriormente aumentando l’anticipo a 15mila euro per una tariffa di 225 euro al mese. In ogni caso ricordiamo che l’anticipo minimo accettato da Tesla è di 4.598 euro (10mila km) che si traduce in 410 euro al mese.
Per una Model 3 Long Range il discorso cambia rapidamente: con i medesimi parametri (15mila km, 60 mesi di contratto e 10mila euro di anticipo) sono necessari 503 euro al mese: una cifra decisamente più importante.
Discorso vicino anche per la formula del Finanziamento Flex che, nelle medesime modalità e campi di applicazione, su Model Y RWD è di 330 euro al mese (anticipo 15mila euro con termine a 48 mesi).
Ad aderire all’iniziativa sono solo i modelli “base” di Model 3 e Model Y: tutte le restanti versioni e declinazioni (fino alle Plaid, come la Model X da 1.020 cavalli provata qualche settimana fa) richiedono i tassi di leasing standard. Le consegne rimangono invariate: qui Tesla fa da padrona evitando grandi scocciature per gli acquirenti offrendo un periodo di consegna estremamente ridotto di appena 2 mesi.