A tal proposito sottolineiamo che il rimborso è valido solamente per ritardi dovuti alla presenza di cantieri che causano la riduzione del numero di corsie di marcia. Per quanto riguarda il ritardo, quest'ultimo viene calcolato sulla base del tempo di percorrenza della media dei veicoli sulla tratta interessata dai lavori, e non sulla base del tempo di percorrenza del singolo utente.
Il servizio di cashback del pedaggio autostradale, già testato nelle prime settimane di agosto, è stato avviato in fase sperimentale oggi 15 settembre e proseguirà su scala nazionale fino al 31 dicembre. Per poter usufruire del servizio è necessario scaricare l'app gratuita Free to X, in cui tutti gli utenti potranno accumulare i rimborsi. Secondo quanto diffuso, i pagamenti saranno effettuati da gennaio 2022.
Nel dettaglio, i rimborsi saranno erogati mediante fattura Telepass per gli utenti del telepedaggio e tramite l’iban bancario comunicato dall'utente per le altre forme di pagamento; solamente dopo aver scaricato l'apposita app, si dovrà scegliere la forma di pagamento. Nel caso del Telepass, una volta inseriti i propri dati, sarà l’applicazione ad avvisare l'utente del diritto al rimborso, mentre per i pagamenti cash o tramite carte sarà necessario fotografare la ricevuta del pagamento del pedaggio e il proprio documento d’identità tramite app.
Attraverso l’adozione di nuove tecnologie digitali, il ristoro avverrà in modo automatico, trasparente e commisurato ai tempi di percorrenza effettivi. Oggi il 62% degli utenti che utilizzano le autostrade paga i pedaggi attraverso Telepass, il 23% con carte di credito e solo il 15% in contanti. Questo significa che l’85% degli automobilisti potrebbe ottenere in modo automatico il rimborso spettante, senza presentare alcuna richiesta e senza dover cedere i propri dati sensibili a terzi.