Ci fosse una lotteria della sburocratizzazione, si dovrebbero giocare il 5 e il 18. Ambo secco sulla ruota digitale dell'auto. Il 18 ottobre, come abbiamo già ricordato, finisce l'obbligo del tagliando di carta dell'assicurazione RC da esporre sul parabrezza. Il 5 ottobre, lunedì prossimo, si chiude anche con il certificato di proprietà. Entrambi dematerializzati, due papielli in meno da conservare ed esibire.
A partire da lunedì – annuncia l'ACI - chiunque acquisti un veicolo, nuovo o usato, non riceverà più il consueto Certificato di Proprietà cartaceo, che sarà sostituito dalla sua versione integralmente digitale, custodita negli archivi informatici del PRA. Al proprietario sarà rilasciata una ricevuta dell'avvenuta registrazione che conterrà anche il codice di accesso personalizzato con il quale visualizzare online il documento sul sito www.aci.it. Ogni futura trascrizione al PRA (trasferimento di proprietà, radiazione, annotazioni) potrà essere fatta utilizzando il certificato conservato sui server.
Il Certificato di Proprietà digitale – sottolinea l'ACI - aumenta la sicurezza intrinseca del documento, elimina le frodi legate al furto o alla falsificazione del documento cartaceo e solleva gli automobilisti da numerose incombenze: lo sanno bene i 300.000 italiani che ogni anno ne devono denunciare lo smarrimento e richiedere il duplicato.
Dematerializzazione in questo caso significa anche risparmio. Per la sola eliminazione del duplicato c'è un risparmio secco di 4,5 milioni di euro l'anno e respira pure l'ambiente, con l'eliminazione di 30 milioni di fogli di carta e tonnellate di inchiostro. Per non parlare del tempo necessario per presentare la denuncia di smarrimento o furto del Certificato.
"Per ogni pratica - dice il presidente dell'ACI Angelo Sticchi Damiani - si risparmieranno 39 euro (di cui 32 euro di bolli) rispetto al costo del certificato cartaceo tradizionale, che fino ad oggi costava circa 100 euro".
A cominciare dai primi mesi del 2016 sarà possibile registrarsi, su base volontaria, sul sito dell'ACI per:
- ricevere gli avvisi relativi ad operazioni effettuate sui propri veicoli: registrazione al PRA dell'atto di vendita, eventuali annotazioni di fermi amministrativi sul veicolo di proprietà, radiazione, eccetera;
- consultare lo storico delle proprietà del passato per verificare mancate registrazioni e scoprire, ad esempio, di essere ancora intestatari di un veicolo a suo tempo ceduto, o controllare se si risulta effettivamente intestatari di un veicolo attualmente posseduto;
- consultare la situazione dei pagamenti dei bolli e verificare eventuali rilievi in arrivo;
- fare visure tramite dispositivi mobili e risalire al nome del proprietario di un veicolo (ad esempio in caso di incidente e fuga del responsabile);
- sempre dai primi mesi del 2016 l'ACI metterà a disposizione dei cittadini che si rivolgono agli sportelli del PRA il nuovo servizio di Wi-Fi gratuito presso tutti gli Uffici Territoriali.
- A chi si registra, inoltre, saranno automaticamente inviati avvisi per ogni variazione di Archivio intervenuta sui propri veicoli, come in caso di annotazione di un Fermo amministrativo.
Non è l'unica novità, perché i decreti attuativi della riforma della Pubblica Amministrazione prevedono la progressiva abolizione del PRA e la fine delle competenze spezzettate tra ACI e Motorizzazione. Sarà vero? Intanto giochiamoci questo ambo. Un piccolo passo per l'eGovernment, un balzo per i super vessati (di tasse e di carte) automobilisti italiani.