Auto Euro 7: quasi 600 euro più care di una Euro 6D

Le normative per l'Euro 7 comporteranno una maggiorazione dei costi di acquisto, più alti per le auto diesel rispetto a quelle a benzina. Come si comporteranno i produttori?

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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

I nuovi propulsori Euro 7, benzina e diesel, non arriveranno sul mercato prima del 2025 (o 2027) ma già si ipotizzano quali saranno le maggiorazioni in termini di costi alle quali bisognerà far fronte. Secondo uno studio dell’ACEA, l’Associazione dei Costruttori di autoveicoli europei, il passaggio da Euro 6 a Euro 7 costerà in media 573 euro in più.

La decisione della Comunità Europea di passare da 10 a 30 mg/km di NOx il limite raccomandato per lo standard Euro 7 ha scongiurato la fine prematura dei motori endotermici a partire dal 2025. Il primo limite, infatti, era fin troppo ambizioso e difficile da raggiungere per la maggior parte dei costruttori; il secondo traguardo, invece, maturato dopo una lunga serie di trattative è più raggiungibile ma richiede ugualmente un grandissimo sforzo.

In media, l’aumento stimato, è in media di 126 euro per un diesel Euro 7 e di 21 euro per una benzina Euro 7. I costi naturalmente son destinati a cambiare drasticamente qualora l’Europa decidesse di spostare questo limite verso il basso. Rimane da capire quale produttore continuerà con l’endotermico anche in vista della quasi imminente transizione ecologica: Audi, ad esempio, ha dichiarato già da mesi che non svilupperà nuovi motori ma eseguirà solo un aggiornamento degli attuali modelli. I costruttori che al momento non hanno ancora una piattaforma dedicata all’elettrico svilupperanno propulsori Euro 7 o correranno verso i sistemi a batteria? Questo è ancora un’incognita anche se, rimane da precisare, che ormai quasi tutti si sono convertiti all’elettrico.

Sempre a tema Euro 7, la lotta al particolato potrebbe non fermarsi esclusivamente ai motori. Le norme antinquinamento al momento non prendono in considerazione le particelle ultrafini di diametro inferiore ai 23 nanometri, ma in futuro potrebbero considerare uno spettro più ampio. A questo proposito, limiti più stringenti potrebbero arrivare anche per i freni e dalle relative polveri che producono in caso di arresto o frenata.

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