La crescente diffusione delle nuove auto elettriche e la conseguente ricarica di ognuna potrebbe mettere a rischio la tenuta della rete di distribuzione del Regno Unito con l'elevata probabilità di blackout.
Al riguardo, e sulla base di un rapporto che illustra le conseguenze di una rapida diffusione della mobilità elettrica e sostenibile nel Regno Unito, è lo stesso presidente della Commissione Traporti della Camera dei Comuni, Huw Merriman, a lanciare l'allarme. Non a caso, una solida e diffusa rete di infrastrutture di ricarica è fondamentale per poter stare al passo con la diffusione dei nuovi veicoli a propulsione elettrica. Merriman ha difatti ribadito che ricaricare un veicolo dovrebbe essere, oltre che semplice ed economico, facilmente accessibile a tutti i conducenti indipendentemente dal luogo in cui vivono.
Nel report viene sottolineato che senza appropriate modifiche, con conseguente rafforzamento della rete di distribuzione, l'esigenza di ricaricare un elevato numero di auto elettriche rischia di causare blackout frequenti. Non manca però da parte dei parlamentari britannici la richiesta di un quadro normativo chiaro che possa dunque agevolare gli investimenti da destinare alla realizzazione di infrastrutture di ricarica, con un crono-programma da seguire dettagliatamente al fine di fornire a tutto il Paese i servizi energetici adeguati.
Se pensiamo infatti che la decisione di Boris Johnson anticipa di ben 10 anni i tempi previsti all’inizio, quando l’esecutivo aveva fissato il 2040 per lo stop all'immatricolazione delle vetture endotermiche, è fondamentale che entro il 2030 venga messa a disposizione un’infrastruttura accessibile agli automobilisti in tutte le aree. Secondo i piani del Governo, entro la fine dell’anno dovrebbe essere determinata una strategia nazionale per le infrastrutture. Attualmente, l'obiettivo sembrerebbe essere la realizzazione di almeno 2.500 stazioni di ricarica lungo la rete autostradale entro il 2030 e altre 6.000 entro il 2035. Ricordiamo che attualmente il Regno Unito conta circa 25.000 punti di ricarica destinati ad aumentare per poter sostenere il diffondersi della mobilità elettrica.