La Commissione Europea ha dato il via libera all'erogazione di aiuti di stato per un importo totale di 3,2 miliardi di euro per realizzare fabbriche dove produrre batterie per automobili elettriche. Il consorzio sarà formato da sette paesi membri della Comunità Europea, tra cui anche l'Italia.
Il progetto risale a fine 2017, quando la Commissione è voluta scendere in campo per cercare di ridurre il gap produttivo e tecnologico che l'Europa stava accumulando nei confronti degli altri paesi, soprattutto Cina e Stati Uniti. Forti della loro collaborazione sin dai tempi della fondazione Airbus, Francia e Germania hanno da subito mostrato il loro interesse, aderendo al piano.
Sette paesi e 3,2 miliardi
Il progetto è stato ora approvato nella sua totalità: i Sette paesi hanno l'autorizzazione ad erogare contributi pubblici per un totale di 3,2 miliardi di euro, destinati a diventare 5 fino al 2031 in seguito agli investimenti privati. I fondi messi a disposizioni saranno destinati alla sola attività di ricerca e sviluppo di nuove tecnologie legate alle batterie per automobili, sia agli ioni di litio che solid state.
A guidare il consorzio ci saranno Francia e Germania, con l'Italia a giocare comunque di primo piano. Il governo di Berlino potrà erogare fino a 1,25 miliardi di euro a favore del progetto Basf, composto da aziende come BMW e Varta. Parigi avrà a disposizione 960 milioni mentre Roma 570 milioni, visto l'interesse mostrato da aziende quali la Solvay, la Endurance, la Faam, la Enel X e la Kaitek.
Gli altri paesi autorizzati ad erogare i fondi sono il Belgio (80 milioni); Finlandia (30 milioni); Polonia (240 milioni); Svezia (50 milioni). Grazie all'autorizzazione ufficiale dell'Europa, saranno diversi i progetti relativi alla mobilità elettrica a essere realizzati: Opel e Saft hanno annunciato la conclusione di una joint venture per la produzione di batterie presso lo stabilimento di Kaiserlautern.
L'impianto tedesco dovrebbe sorgere entro il 2023 dando lavoro a circa 2 mila dipendenti. I contributi statali e federali per la sua realizzazione ammontano a 300 milioni di euro. Nei piani delle due aziende rientra il progetto di costruire una fabbrica gemella sul territorio francese.