Il mercato delle auto elettriche è in continua espansione. Per sostenerlo, si rendono necessari importanti investimenti, non solo nella produzione delle vetture, ma anche nelle strutture che ne sono coinvolte direttamente. Indispensabili, in questo senso, sono le batterie: la corsa verso lo sviluppo di nuove soluzioni di alimentazione si sta facendo sempre più intensa, così come la richiesta da parte dei costruttori di poter disporre di tecnologie che consentano di percorrere un numero maggiore di chilometri.
Molte aziende di accumulatori, si stanno interessando all'Europa come possibile luogo dove insediare importanti stabilimenti produttivi. Nel vecchio continente, è vista con un occhio di riguardo l'area della Germania. Qui, secondo il quotidiano giapponese Nikkei, le tre principali società cinesi di batterie, tra cui la Catl, sarebbero pronte a investire circa 4,4 miliardi di euro per realizzare delle nuove fabbriche su tutto il territorio tedesco.
Proprio la Catl, secondo le indiscrezioni, potrebbe aprire il proprio stabilimento entro fine anno nella città di Erfurt. L'impianto sarebbe realizzato con un investimento di circa 1,8 miliardi di euro e andrebbe a garantire una fornitura annua di accumulatori pari a 14 GWh. Tra i clienti, BMW e il gruppo Daimler. Ulteriori risorse arriveranno da Svolt Energy Technology, la quale, per mezzo di un investimento da 2 miliardi di euro, realizzerà ulteriori due impianti presso il land Saarland, dove la produzione ammonterà a 24 GWh annui.
La Farasis Energy ha programmato di costruire a Bitterfield uno stabilimento da 10 GWh di capacità annua. La spesa per realizzare tale struttura è di circa 600 milioni di euro. Ulteriori progetti sono stati avviati da Volkswagen e Tesla, la quale ha un progetto di Gigafactory nei pressi di Berlino. La Germania potrebbe dunque presto diventare un polo europeo per la produzione di batterie, andando a confermare il proprio primato industriale nel vecchio continente.