Auto elettriche, il futuro delle supercar di Porsche prende una nuova piega

Le attuali piattaforme e tecnologie a disposizione obbligano i costruttori a seguire precisi schemi nello sviluppo delle vetture elettriche; Porsche cambia rotta e su 718 le batterie troveranno posto dietro ai sedili.

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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

La transizione energetica sta prendendo sempre più piede e rappresenta ormai un aspetto consolidato nel panorama dell’automotive. Alcuni produttori di vetture sportive si sono già espressi da diverso tempo, mentre altri preferiscono non rivelare dettagliatamente le strategie previste per il futuro ovvero quando l’Euro 7 non sarà più sufficiente per poter circolare. Ad esempio, Ferrari e Lamborghini hanno già anticipato quali saranno le mosse che possiamo attendere; mentre il marchio di Maranello arriverà nel 2025 con la prima elettrica, il brand di Sant’Agata convertirà tutta la gamma in ibrida entro il 2024 e solo successivamente saremo in grado di ammirare la prima elettrica.

Alcuni giorni fa, come abbiamo riportato in una notizia, il responsabile tecnico di Porsche James Attwood ha dichiarato che durante il prossimo anno arriveranno le prime versioni elettrificate di 718 (Boxster e Cayman). Questa informazione era già stata anticipata da diverso tempo, la vera novità riguarda la disposizione della batteria che non sarà lungo il pavimento ma posizionata nel retrotreno, dove generalmente troviamo i quattro cilindri del 718 (o sei del GTS).

Si tratta di un'idea intrigante e incoraggiante, che potrebbe consentire a Porsche di replicare più fedelmente l’incantevole equilibrio e maneggevolezza che possiamo ritrovare oggi giorno nelle proposte a benzina. I motori elettrici son formidabili, hanno tanta coppia e sono veloci ma la dinamica alla guida non è mai un aspetto chiave nelle vetture a batteria. Posizionando le batterie nel retrotreno e non alzando il baricentro, Porsche potrebbe riuscire a sviluppare una vettura non troppo “neutrale” nel comportamento e poter mantenere, al tempo stesso, un’altezza dal suolo contenuta potrebbe aiutare nell’intento.

Niente di tutto questo sarà facile da eseguire, ma le informazioni riportate in rete evidenziano come Porsche abbia scelto, almeno, di affrontare il problema nel modo giusto. Niente “skateboard” quindi, ma una piattaforma del tutto nuova e unica nel suo genere che, facilmente, farà da apripista per 911 che al momento rimane però endotermico.

L’approccio di Porsche ci suggerisce come potrebbero diventare le granturismo elettriche del futuro, quelle che al momento ospitano configurazioni da 2 o 2+2 posti con motore anteriore. In questo caso difficilmente troveremo le batterie sotto al cofano anteriore, in quanto, il peso maggiore renderebbe ingovernabile la maggior parte delle vetture e ne snaturerebbe la dinamica. Un esempio? Il motore dell’Aston Martin Vantage, che utilizza un propulsore 4 litri V8 biturbo di Mercedes-AMG, ha un peso a secco di poco superiore ai 200 kg; un moderno pacco batteria, capace di assicurare un’autonomia analoga, pesa decisamente di più. Il risultato sarebbe un’auto tragicamente sottosterzante che avrebbe la necessità di utilizzare pneumatici anteriori della stessa dimensione di quelli posteriori.

Un rimedio semplice potrebbe essere quello di introdurre la trazione integrale che però snaturerebbe alcuni storici modelli che, da anni, sono a trazione posteriore. È presumibile quindi che, salvo approcci non ancora ipotizzati, le granturismo utilizzino la piattaforma a skateboard adottata dalla stragrande maggioranza di produttori di auto elettriche a discapito però delle doti dinamiche. Le GT diventeranno più docili da gestire? Al momento è difficile da sapere, quello che è certo è che Porsche con 718 inaurerà un design ancora non adottato da nessuno e farà sicuramente da apripista ad altri competitor.

Come anticipato, la gamma Carrera 911 sarà l’ultima ad abbracciare l’elettrificazione pertanto la strada per il marchio di Stoccarda è ancora molto lunga.

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