La diffusione delle auto elettriche potrebbe portare a risvolti particolari nell’economia mondiale; secondo quanto riporta uno studio di settore condotto da Mariana Perina Jirousek e Soren Jensen – quest’ultimo ex-direttore di Alvean, ditta specializzata in produzione e commercio di zucchero in tutto il mondo – la diffusione della mobilità elettrica porterà a una sovrabbondanza di zucchero in Brasile. Cosa c’entra lo zucchero con la mobilità elettrica? Apparentemente nulla, ma in Brasile, dove la canna da zucchero viene coltivata in modo intensivo anche per ricavarne etanolo, cambiare tipo di carburante alle auto avrà una forte ripercussione sulla quantità di zucchero che viene consumato.
Negli anni ’70 i brasiliani hanno cominciato a ricavare etanolo dalla canna da zucchero, e dagli anni 2000 in avanti l’utilizzo di questo carburante è aumentato in modo importante nel paese, tanto che alcune aziende hanno cominciato a utilizzare le eccedenze di produzione proprio per realizzarne di più.
La diffusione di veicoli a batteria sta lentamente scardinando questo equilibrio: già dal 2025 dovrebbero cominciare a sentirsi i primi effetti, ed entro il 2035 la produzione di zucchero dovrà necessariamente essere calata, dato che calerà la domanda. Tutto ciò avrà ovviamente ripercussioni anche sui prezzi di vendita dell’etanolo e dello stesso zucchero.
Interrogato sull’argomento, Jensen ha affermato: “D’ora in avanti sarà importante prendere decisioni ponderate sugli investimenti nello zucchero, bisognerà tenere in considerazione l’avvento dell’elettrificazione.”
La differenza tra chi continuerà a lavorare e chi invece perderà mercato la farà, come sempre, la capacità di adattamento a un mercato che cambia: alcune case produttrici di auto brasiliane sono già al lavoro per mettersi a prova di futuro, mentre altre realtà come Nissan contano di attaccare il mercato brasiliano con una soluzione in grado di sfruttare sia l’etanolo, sia l’idrogeno. Il futuro dell’auto è sempre più costellato di soluzioni diverse e adatte agli utilizzi più disparati.