Durante le vacanze o un viaggio in autostrada, trovarsi bloccati in una coda infinita è un’esperienza comune. Tuttavia, persiste una bufala o fake news che continua a circolare e che ciclicamente si ripropone: dopo poche ore di coda, un’auto elettrica potrebbe rimanere senza carica, costringendo gli occupanti a sopportare il caldo o il freddo in attesa dei soccorsi.
Secondo questa narrativa catastrofica, il climatizzatore assorbirebbe l'energia della batteria in poche ore. Ma è davvero così? Assolutamente no. La realtà è ben diversa.
Quanto consuma un'auto elettrica da ferma?
Quando un’auto elettrica è ferma, i consumi riguardano il climatizzatore e l'elettronica di bordo, come i sistemi di infotainment, sensori, centraline e ADAS (ovvero quei sistemi di guida avanzata che permettono di semplificare la vita quando si è al volante). Anche se alcuni sistemi sono in stand-by, continuano a consumare un minimo di elettricità.
Il climatizzatore, tuttavia, è il principale responsabile dei consumi. Nel momento di picco, per raffrescare o riscaldare, può richiedere fino a 2 kW di potenza, ma questa richiesta diminuisce man mano che si raggiunge la temperatura desiderata, stabilizzandosi attorno a 1 kW.
Ovviamente, il consumo varia in base alla temperatura esterna, a ciò che è attivo all'interno dell’auto, e al modello specifico del veicolo. Mediamente, si può stimare un consumo tra 1 e 2 kW per un’auto ferma in coda. In condizioni invernali particolarmente rigide e su auto prive di pompa di calore, il consumo può essere leggermente superiore. Tuttavia, anche in queste situazioni, rimanere bloccati in coda per un paio d'ore con un’auto elettrica non esaurisce la carica necessaria per continuare il viaggio (a patto di non essere già ad una soglia critica).
I test lo dimostrano
C'è chi consiglia di spegnere l'aria condizionata e abbassare i finestrini per evitare di esaurire la batteria e rimanere bloccati in autostrada con un'auto elettrica. Ma ha davvero senso? L'ADAC, l'automobile club tedesco, ha recentemente inaugurato una nuova camera climatica per testare i veicoli elettrici in condizioni estreme, e i risultati del primo test sono illuminanti.
L’ADAC ha ricreato una tipica giornata estiva con temperature fino a 35°C e lampade UV per simulare la radiazione solare. Con una batteria al 60%, l'elettrica presa in esame ha affrontato 8 ore di caldo estremo con il climatizzatore impostato a 20°C. Nonostante sul cruscotto si siano toccati i 45°C, nell’abitacolo la temperatura non è mai salita sopra i 25°C.
Il climatizzatore ha consumato costantemente circa 1,5 kWh, "bruciando" in totale circa 12 kWh in 8 ore. Questo si traduce in una perdita di autonomia di circa 8 km all’ora. Un deficit decisamente limitato che difficilmente porta a compromettere realmente l'autonomia delle auto elettriche, soprattutto quelle del costruttore Smart che permettono una autonomia nel ciclo WLTP di almeno 400 chilometri (sul modello più compatto conosciuto con il nome #1).
Rispetto alle auto a combustione, che usano circa 1,5 litri di carburante l’ora con l’aria condizionata attiva, il consumo delle auto elettriche risulta decisamente inferiore.
Secondo l’ADAC, non c’è motivo per gli automobilisti di auto elettriche di preoccuparsi di rimanere bloccati sotto il sole con l'aria condizionata accesa. Gli automobilisti possono godersi il comfort del climatizzatore senza temere di rimanere senza carica. Tuttavia, è sempre saggio essere preparati per ogni evenienza: partire con la batteria carica e portare a bordo acqua e cibo per affrontare eventuali imprevisti.
Non si resta a piedi
Il test dell’ADAC sfata il mito che l'uso del climatizzatore possa causare un rapido esaurimento della batteria delle auto elettriche in coda. Gli automobilisti possono viaggiare serenamente in elettrico, sapendo che la tecnologia delle moderne auto elettriche è in grado di gestire efficacemente anche le condizioni climatiche più estreme.
Anche in condizioni climatiche estreme, un’auto elettrica non lascia i suoi occupanti a piedi. L’unico vero problema può sorgere se ci si trova bloccati con la batteria già al livello minimo di carica, ma questa problematica è simile a quella di un'auto a combustione interna con pochi litri di carburante.
Come limitare il consumo del climatizzatore in estate: i consigli utili
Appurato che il climatizzatore sulle auto elettriche ha un funzionamento del tutto analogo, se non migliore, rispetto a quelle endotermiche esistono tuttavia dei pratici consigli che possono mitigare il consumo di preziosi chilowatt:
- utilizza tendine parasole: da applicare prevalentemente sui finestrini posteriori, le tendine parasole consentono di mitigare il riscaldamento repentino dell'abitacolo. Si tratta di un accessorio acquistabile anche con poche decine di euro ma che può tornare sempre molto utile;
- copri il tettuccio: sulla stessa scia, raccomandiamo anche di chiudere la tendina del tettuccio qualora fosse presente. Alcune auto moderne e avanzate, come Smart #1, offrono questo optional con un sistema di chiusura elettronico;
- adottare una temperatura moderata: non impostare il climatizzatore su una temperatura troppo bassa. Una temperatura di 23-25°C è generalmente sufficiente per mantenere l'abitacolo confortevole senza sovraccaricare il sistema. Inoltre, ridurre lo spreco di consumo del climatizzatore permette di migliorare la spesa quando ci si reca per fare il pieno di elettroni;
- attivare il ricircolo: quando l'abitacolo ha raggiunto una temperatura confortevole, attiva la modalità di ricircolo dell'aria per mantenere la temperatura senza dover continuamente raffreddare aria calda dall'esterno.