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a cura di Valentina Acri

Il mercato delle auto elettriche sta subendo crescite importanti tanto che alcuni dati diffusi mostrano come i veicoli elettrici siano riusciti negli ultimi anni ad aumentare del +207% (2020), segnando un +753% rispetto all'anno precedente. È chiaro dunque che la richiesta da parte degli utenti di veicoli elettrificati è destinata a crescere con il passare del tempo. Conseguentemente, anche la richiesta di batterie per le auto elettriche sta attraversando una fare di crescita considerevole.

Non mancano però i problemi legati ad importanti componenti necessari per la realizzazione delle batterie, tra cui proprio il litio. La crescente richiesta di tali componenti ha portato alcune aziende a pensare soluzioni valide che potrebbero essere utili per sostituire il litio. Oltre alle batterie sodio-metallo già in fase di studio, un team di ricerca guidato dall’Università di Bristol ha scoperto che i nanomateriali ricavati dalle alghe potrebbero essere usati come separatori di batterie più robusti.

I risultati degli studi condotti del team inglese recentemente pubblicati su Advanced Materials sono del tutto sorprendenti dato che le fibre contenenti questi nanomateriali derivati ​​dalle alghe sono in grado di impedire ai cristalli degli elettrodi di sodio di penetrare nel separatore e conseguentemente di andare ad ottimizzare quelle che saranno le prestazioni finali della batteria.

Abbiamo dimostrato che i materiali a base di alghe possono rendere il separatore molto resistente ed evitare che venga perforato da strutture metalliche a base di sodio. Consente inoltre una maggiore capacità di stoccaggio ed efficienza, aumentando la durata delle batterie. 

Il professor Steve Eichhorn, alla guida del progetto di ricerca, ha sottolineato come questo tipo di lavoro sia in grado di dimostrare che sono possibili forme più ecologiche di accumulo di energia, senza che siano distruttive per l’ambiente durante la loro fase di produzione.

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