Le auto a guida autonoma "vedono" grazie al LIDAR, una tecnologia laser di telerilevamento che grazie all'ultimo Velodyne VLS-128 promette un ulteriore salto in avanti. Ieri l'azienda californiana leader di mercato ha svelato quello che definisce il miglior modello mai realizzato.
Grazie a 128 canali laser separati promette una visione 3D in tempo reale (inventata e brevettata per prima dall'azienda) 10 volte più potente del precedente modello a 64 canali. Velodyne sostiene che consenta di "vedere" gli oggetti più chiaramente, con un'identificazione più precisa che dovrebbe migliorare la capacità di evitare gli ostacoli.
"Con questo prodotto stiamo definendo i limiti del LIDAR e saremo in grado di vedere cose che nessuno prima era in grado con questa tecnologia", ha dichiarato David Hall, fondatore e AD di Velodyne LiDAR.
Le sue peculiarità sono tre: riduzione del computing a carico del sistema di visione, supporto alla guida in autostrada e assemblaggio del sensore effettuato da robot. In pratica si tratta di un sistema compatto più efficiente che funziona sia in ambiente urbano che sulle vie ad alta percorrenza - una delle mancanze dei modelli precedenti. Il raggio di visione a 360° è compreso tra i 200 e i 250 metri.
La produzione è stata avviata nel nuovo mega-stabilimento di San Jose e la distribuzione dei primi pezzi inizierà entro la fine dell'anno. Anche se la diffusione di questa tecnologia nel mass-market, magari con versioni più economiche, potrà avvenire solo tra 3/5 anni.
L'unica incognita infatti rimane il prezzo, perché è risaputo che questo particolare accessorio può arrivare a costare diverse decine di migliaia di dollari. Il Velodyne VLS-64E costa ad esempio circa 85mila dollari. Tesla, che impiega il radar invece del LIDAR, monta apparecchiature di rilevamento per un ammontare di 8mila dollari.
Ma quanto costa l'apparecchiatura di un'auto a guida autonoma?
Insomma, se oggi dovesse mai sbarcare sul mercato una vera auto a guida autonoma, l'intero pacchetto di sensori e apparecchiature sfiorerebbe i 250mila dollari. L'aspirazione dei produttori è di arrivare un giorno a cifre comprese tra gli 8mila e i 10mila dollari.
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Oliver Cameron, il fondatore della startup Udacity ed ex sviluppatore della Google car, ha confermato che oggi oltre al LIDAR principale bisogna considerare l'integrazione di almeno altri 4 più piccoli (complessivamente 32mila dollari), il radar (10mila dollari), videocamere (6mila dollari), unità inerziale (4mila dollari), un PC completo (5mila dollari) e altri sensori.
Insomma per una Volvo XC90 da 50mila dollari bisognerebbe considerare una cifra complessiva di circa 300mila dollari.